Lionel Messi e il padre Jorge Horacio sono stati incriminati dalla magisratura spagnola per la presunta evasione fiscale di 4 milioni relativi ai proventi derivanti dallo sfruttamento dei diritti di immagine, non denunciati al fisco dal 2007 al 2009. La richiesta di incriminazione, avanzata dalla procuratrice Raquel Amado la scorsa settimana, è stata accolta dal giudice di Gara (Barcellona), località dove risiede il campione argentino. Messi e il padre dovranno comparire in udienza il 17 settembre.
Messi e il padre avrebbero simulato la cessione dei diritti di immagine a società di comodo con sede in Belize e Uruguay, stipulando contemporaneamente contratti di licenza, agenzia o prestazioni di servizio con altre società localizzate in Regno Unito e Svizzera: questa la denuncia del Tribunale di Barcellona. Le entrate del giocatore del Barcellona transitavano presuntamente dai paesi europei ai paradisi fiscali, senza essere sottoposte ad alcuna tributazione e "con totale opacità" rispetto alla Finanza spagnola. Notizia di ieri è che l'inchiesta della magistratura spagnola potrebbe allargarsi anche alle ultime tre dichiarazioni dei redditi: "Sono sicuro che i miei commercialisti chiariranno tutto - ha detto nei giorni scorsi la 'Pulce' -. Ho sempre pagato le tasse".