Mondiale F1, ecco i pronostici: Mercedes favorita, ma Red Bull e Ferrari vogliono provarci

Pubblicato il 21 marzo 2017 alle 15:02:49
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

Dati, numeri, impressioni. Il tutto senza avere ben chiari alcuni parametri come carichi di benzina, livello di usura della gomma e ovviamente quanto a fondo ha spinto un pilota. Così, vederci chiaro risulta un po’ complesso, così come lo è stilare una griglia di partenza virtuale, una classifica delle forze in campo che si avranno a Melbourne, un pronostico per tutto l’arco del campionato. Pronostico che, visto il livello di sviluppo che hanno oggi le F1, potrà con molta probabilità cambiare.

Mercedes 10/10

Un dominio pressoché totale nell’era Hybrid, impossibile non indicargli come i favoriti, al netto delle rivoluzione aerodinamica a cui si è andati incontro. La W08 ha mostrato un’alta affidabilità (ha percorso più giri di tutti), non è stata spremuta a fondo e la motivazione dei piloti, oltre a quella del team, è grande: Hamilton vuole riscattare un 2016 che gli brucia ancora, Bottas non vuole perdere il treno più importante della sua carriera, la squadra, che cambia solo direttore tecnico (da Lowe ad Allison), ha preso come sfida al loro dominio questi cambiamenti e vuole restare al vertice.

Red Bull 9/10

Forse ci si aspettava qualcosa di più dai test, ma se c’è qualcuno che sa nascondersi meglio degli altri, questi sono proprio loro. Magari non saranno al top a Melbourne, ma bisogna tener presenti due fattori: primo, la capacità che hanno a Milton Keynes di sviluppare la vettura, secondo, la Renault aveva già fatto sapere che nei test e nei primi Gp l’obiettivo era verificare l’affidabilità di un motore del tutto nuovo, poi si penserà alla potenza. Dunque, sono quelli che hanno il margine di crescita più grande, teniamoli d’occhio.

Ferrari 8/10

Dai test sono arrivate notizie positive e confortanti, attenzione però che fu così anche l’anno scorso. Quindi, per dirla alla Arrivabene, testa bassa e lavorare, poi si vedrà cosa dirà Melbourne. L’affidabilità c’è, l’aspetto decisivo forse sarà essere in grado di portare tanti aggiornamenti validi nell’arco del campionato. Solo così si potrà vincere, perchè una buona base, come sembra essere quella della Sf70-H, da sola non basta.

Force India 7/10

Il rapporto budget/risultati è forse il migliore del lotto, vedremo se saranno in grado di replicare l’eccezionale lavoro fatto negli ultimi anni e soprattutto nel 2016. La Pu Mercedes è una garanzia, spetta ad un gruppo tecnico solido e valido dare la giusta competitività alla macchina rosa, sarà comunque difficile perchè mai come quest’anno la lotta a centro gruppo pare serrata e aperta.

Williams 7/10

Anche per loro, la Pu Mercedes è la base da cui partire. Un motore affidabile e potente in questa era della F1 è fondamentale, però si è già visto che per raggiungere certi traguardi ci vuole una buona macchina, soprattutto quest’anno. L’arrivo di Paddy Lowe è un passo per dare una sterzata ad un gruppo tecnico che si era plafonato, Massa è l’esperienza che guiderà lo sviluppo mentre Stroll, oltre che una fonte economica importante, è il volto nuovo che vuole crescere di pari passo con il suo team.

Toro Rosso 7/10

Potrebbe essere questo l’anno buono per concretizzare il potenziale di una struttura che negli ultimi anni ha saputo dar vita ad ottimi telai, spesso però fermati dai limiti del motore. Se Renault riuscisse a raggiungere gli obbiettivi prefissati, ci sono tutte le possibilità di artigliare quel 5° posto nel Costruttori che resta il sogno della piccola grande realtà di Faenza.

Renault 7/10

Il ritorno Renault in F1 è definitio con la Rs17, progetto su cui ancora si è capito poco. L’affidabilità non è stata ottimale, e la competitività della monoposto francese è tutta da dimostrare, ma la struttura per crescere c’è e l’obbiettivo dichiarato della quinta piazza tra i team non è utopia.

Haas 6/10

Forse un passo indietro rispetto alle squadre appena menzionate, ma c’è la voglia di migliorare l’8° posto tra i Costruttori. La chiave starà probabilmente nello sviluppo della vettura, vero tallone d’Achille del 2016 per il team americano, che dopo un avvio migliore di ogni più rosea aspettativa si è praticamente bloccato. Non commettere gli stessi errori è il primo obbiettivo.

McLaren-Honda 5/10

Probabilmente sono quelli messi peggio per Melbourne (non è un bel segnale affidarsi a “preghiere e candele”) e per le prime gare, e non è detto che saranno davanti alla Sauber, ma non si può neanche paragonare il margine di crescita che hanno rispetto al team svizzero. Certo è che non arriveranno i risultati sperati un anno fa, sarà un 2017 dagli sviluppi imprevedibli tra McLaren e Honda.

Sauber 4/10

L’impressione è che la C36 sia una monoposto migliore dei modelli precedenti, ma peserà l’handicap di avere un motore 2016 per tutto l’anno, mentre gli altri potranno usufruire degli aggiornamenti in corso d’opera. Le migliori occasioni per artigliare punti saranno probabilmente le prime gare o Gp pazzi. Senza la Manor, non c’è l’incubo di non ricevere i premi del decimo posto nel Costruttori, ma sotto sotto si spera nel miracolo di mettersi dietro qualcuno a fine anno.