Fernando Alonso non ci sta, ed alle delusioni in Formula 1 prova a rispondere con il successo nell'Endurance. Vittoria peraltro già arrivata nella prima prova del campionato Wec, nella 6 Ore di Spa, dove Fernando, insieme agli altri ex F1 Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima ha trionfato con la sua Toyota Ts050.
Ma il prossimo appuntamento non è certo un appuntamento come gli altri, ma è nientemeno che la mitologica 24 Ore di Le Mans, fiore all'occhiello del campionato Endurance, che scatterà alle ore 15 di sabato 16 giugno. Fernando ha una voglia matta di vincerla, anche perchè, visto che il terzo titolo in F1 si fa sempre più lontano, lo spagnolo ha in mente adesso un altro obbiettivo, quello di centrare la leggendaria "Tripla Corona", vale a dire le vittorie in F1, nella 500 Miglia di Indianapolis e nella 24 Ore di Le Mans. Traguardo raggiunto ad oggi solo dal grande Graham Hill.
Sebbene gli oltre 13 chilometri del circuito della Sarthe rappresentino una maledizione per la Toyota, mai vincente a Le Mans, quest'anno solo l'affidabilità potrà impensierire le Ts050, in quanto dopo l'addio di Audi e Porsche, la casa giapponese è l'unica rimasta direttamente impegnata in Lmp1, la classe regina dei prototipi. I team privati, in quanto a velocità, non rappresentano di certo un pericolo per i nipponici, che dovranno stare attenti solo all'affidabilità: se nessuna delle Ts050 rompe, sarà un successo annunciato.
Per Fernando Alonso questo è anche un modo di ritrovare motivazioni dopo anni difficili in F1. Non a caso, un addio dello spagnolo alla massima espressione dell'automobilismo sta diventando un'ipotesi sempre più concreta, con la stessa McLaren che si starebbe impegnando per mettere su un team in America per permettere allo spagnolo di affrontare, nel 2019, l'intero campionato Indycar, per dare nuovamente la caccia alla 500 Miglia dopo la positiva esperienza nel 2017. Solo una suggestione o qualcosa di più?