Ferrari, Marchionne: "Siamo indietro, 2015 in salita"

Pubblicato il 22 dicembre 2014 alle 15:38:43
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

Nel giorno degli auguri di Natale in casa Ferrari, il presidente Sergio Marchionne ha presentato ufficialmente il nuovo team principal Maurizio Arrivabene, erede di Marco Mattiacci. Entrambi hanno parlato in maniera abbastanza pessimistica in vista del 2015. "Siamo in ritardo sul progetto della macchina 2015. Sarà l'anno della ricostruzione che metterà alla prova la scuderia", ha detto Marchionne.

Il presidente ha poi aggiunto: "Siamo partiti tardi per scelte strategiche fatte da altri. Nel 2014 sono state spese troppe forze sulla stagione e poche sulla prossima. Dobbiamo compensare nello sviluppo. Partiamo in salita, ma l'impegno della squadra è fenomenale e hanno il mio massimo appoggio. Anche la Mercedes ci ha messo due anni per arrivare a vincere". Il neo team principal ha addirittura detto: "Se dovessimo vincere due GP sarebbe un successo, con tre sarebbe un trionfo, con quattro andremmo in paradiso".

Arrivabene ha poi parlato della squadra, smentendo anche un ritorno di Ross Brawn: "Non arriva altra gente. I ragazzi che abbiamo sono validi e hanno voglia di esprimersi. Bisogna dare fiducia e ricompattare il gruppo. Ma non sono nè mago Merlino, nè mago Oronzo. Non credo nei successi dei signoli, ma in quelli di squadra. Brawn? Nessuna opzione". Sul paragone Schumacher-Vettel: "Michael all'esordio di Sebastian diceva 'lui forse è l'unico che riuscirà a fare quello che ho fatto io in Ferrari'. Ho visto Vettel qui a Maranello ed era entusiasta come un bambino. Lui può portare quattro titoli, esperienza, entusiasmo e voglia di lavorare insieme. I piloti sono dipendenti di lusso. Non so fare confronto con Alonso, ma so che Seb lavora bene e va d'accordo con Kimi. Il futuro di Raikkonen? Diamo il tempo di inizare a dimostrare il suo valore. Per il rinnovo c'è tempo".

Infine un attacco di Marchionne alle regole: "Labirinto costruito male. Discorso fatto fra quattro persone che sembrano quattro ubriachi al bar. Bisogna semplificare".