C'è aria da ultimo giorno di scuola ad Abu Dhabi, dove si conclude la stagione 2018 di Formula 1. Una stagione che ha incoronato ancora una volta Lewis Hamilton e la Mercedes, per i quali l'ultimo appuntamento avrà proprio l'aria dei saluti di fine anno dopo un campionato corso alla grande.
Ferrari, l'importanza di Abu Dhabi Restando fedeli alla similitudine scolastica, c'è chi invece vuole andar bene all'ultima interrogazione, anche solo per la soddisfazione di alzare la media. E' con questo spirito che la Ferrari scende in pista allo Yas Marina, con la speranza che la tappa in Medio Oriente possa regalare soddisfazioni a Vettel ed a Raikkonen, che sarà alla sua ultima apparizione in rosso. Per Seb il successo sarebbe un toccasana per andare in "letargo" con un mezzo sorriso in più dopo un finale di stagione terribile, per Kimi invece sarebbe un congedo da sogno prima di migrare alla Sauber-Alfa Romeo. Un motivo in più per la rossa per far bene ad Abu Dhabi è che il Cavallino non ha mai vinto su questo tracciato, accanto al quale sorge il grande parco tematico dedicato proprio alla casa di Maranello. Un legame stretto con questa terra che però non ha mai fruttato una vittoria, e sarà anche per questo che gli uomini in rosso lotteranno. Vincere l'ultima prova poi sarebbe una iniezione di fiducia un po' per tutto il reparto corse, che ormai lavora già a ritmi serrati sulla vettura 2019.
Alonso, l'ultima gara Fine settimana speciale per Fernando Alonso, che correrà ad Abu Dhabi la sua 314° ed ultima gara. Sarà difficile vederlo protagonista con una McLaren in grande difficoltà, ma lo spagnolo vorrà provare a fare comunque qualcosa di speciale nel fine settimana che segna il suo addio alla F1. Lo spagnolo chiude con 32 vittorie, 97 podi, 22 pole position, 23 giri veloci e due titoli mondiali. Questi i numeri che accompagnano una carriera iniziata con la Minardi nel 2001 e proseguita con Renault, McLaren, ancora Renault, Ferrari ed infine di nuovo McLaren, la squadra con cui Fernando non è più riuscito ad essere protagonista.
Il circuito L'ingresso in calendario del Gp degli Emirati Arabi risale al 2009, quando la tappa di Abu Dhabi si caratterizzò per essere l'unica corsa in stagione a scattare al tramonto ed a terminare sotto le luci artificiali. La pista, disegnata da Hermann Tilke, misura 5554 metri, conta 21 curve ed offre poche possibilità di sorpasso.
Albo d'oro Parità in vetta tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, entrambi vincitori per tre volte allo Yas Marina, poi un successo per Nico Rosberg, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas. Tra i team, quattro trionfi per Mercedes, tre per Red Bull ed uno per McLaren e Lotus.