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Rivivi le emozioni del Gp d'Australia: la cronaca minuto per minuto
Le pagelle del Gp d'Australia
E' Lewis Hamilton l'assoluto dominatore del Gp d'Australia, primo appuntamento del Mondiale di F1 2015. Il britannico vince all'Albert Park di Melbourne dopo una gara in totale controllo davanti al compagno di squadra Nico Rosberg e a Sebastian Vettel. Il tedesco, al debutto con la Ferrari, si aggiudica il duello con Felipe Massa grazie ad una sosta posticipata. Ottimo lavoro ai box della Rossa per l'ex Red Bull, meno per Kimi Raikkonen che deve invece ritirarsi al giro 42 per una gomma fissata male dopo il secondo stop ai box.
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Mercedes irraggiungibile, almeno per il momento. Ma la Ferrari conferma di aver fatto passi da gigante rispetto al disastro della scorsa stagione: la Rossa è tornata la seconda macchina del Mondiale, a Melbourne ne arriva la conferma. In partenza le uniche emozioni di una gara per il resto piuttosto lineare: pochi sorpassi, solo alcuni contatti alla prima curva con Vettel che chiude su Raikkonen e scatena una piccola bagarre al termine della quale il finlandese si ritrova all'ottavo posto dietro a Sainz, Nasr e Ricciardo.
Davanti le Mercedes se ne vanno e non le riprende più nessuno. Vettel inizia così la sua caccia al terzo posto di Felipe Massa, che trova esito positivo grazie ad una sosta posticipata: il brasiliano rientra con tre giri d'anticipo ai box ma resta invischiato dietro a Ricciardo, il tedesco riesce a stargli davanti e non abbandona più la zona podio fino alla bandiera a scacchi. Si diceva di Raikkonen, sfortunatissimo: toccato in partenza da Vettel e Nasr, il finlandese veste l’armatura da battaglia e cerca la rimonta. Kimi resta ottavo per un quarto di gara, poi arriva fino alla quinta posizione ma nel secondo pit-stop un errore nell'avvitamento di un dado lo costringe al ritiro. 'Unsafe release', e vedremo se ci saranno penalità in vista della Malesia.
Si arriva così al termine, con Hamilton che vince la 34esima gara della sua carriera e si conferma uomo da battere. Lezione per la Ferrari: le potenzialità per fare bene ci sono, ma già dalla Malesia non si potrà più sbagliare nulla.