Sentiremo parlare di turbo, affidabilità, gestione della benzina, Kers, Ers. Perché sono queste le nuove parole chiave di una F1 rivoluzionata che scatta giovedì notte dall’Australia, a Melbourne, con le prime libere del primo Gp di una stagione che si preannuncia emozionante.
Rispetto a qualche mese fa, quando l’affidabilità era ormai un traguardo ampiamente conseguito (rari i casi di rotture negli ultimi anni) e Vettel si divertiva ad infrangere ogni tipo di record, oggi è tutto cambiato, a partire dai valori in campo che all’Albert Park saranno molto diversi. C’è una Mercedes che parta da grande favorita, e questo ottimismo si riscontra anche nelle dichiarazioni dei piloti, entrambi fiduciosi nella loro macchina e speranzosi di fare una bella stagione.
In fondo la Mercedes già a fine 2012 aveva detto che l’assalto al titolo sarebbe arrivato nel 2014, e questo sembra essere proprio l’anno giusto, almeno per quanto riscontrato nei test. Ma attenzione all’affidabilità, perché se è vero che la casa della Stella ha sfornato il materiale più competitivo ed affidabile, è anche vero che nessuno può dirsi al sicuro da guasti tecnici, compresa la scuderia tedesca, che negli ultimi test ha accusato dei problemi al cambio ed alla trasmissione. Al di là di questo Mercedes resta la favorita, seguita dalla Williams, con Ferrari e McLaren pronte ad approfittarne. Vedere invece della partita la Red Bull, sovrastata da problemi di affidabilità, sarà invece molto difficile, tanto che a Milton Keynes partono con l’obbiettivo di finire il gran premio.
Parliamo con tutti i condizionali del caso, perché le incognite sono tante, e tante saranno le variabili di questa stagione, soprattutto nelle prime gare in cui potremo assistere ad una lotteria più che ad una gara di F1, con tante macchine che faticheranno a vedere il traguardo. Un problema sarà dato anche dalla gestione della benzina, con i piloti che saranno impegnato a gestire il carburante e dunque costretti a correre a ritmi alternati durante la gara, per scongiurare il pericolo di rimanere a secco prima del traguardo. Situazione da tenere sotto controllo anche perché Melbourne è anche uno dei tracciati più esigenti per quanto riguarda il carburante.
Ma, almeno in qualifica, finalmente vedremo i piloti spingere al limite queste vetture, adottando un tipo di guida diverso rispetto al passato, con la frenata che cambia (probabile che per risparmiare carburante si freni un attimo dopo rispetto al solito, lasciando per un attimo sia acceleratore che freno prima di schiacciare il pedale del freno) e l’accelerazione che dovrà essere magistralmente gestita per non sciupare gomme, benzina e non finire in testacoda traditi dalla spinta del turbo. Detto questo, non vediamo l’ora di veder partire questo attesissimo campionato, con il Gp d’Australia pronto a dare le prime risposte alle domande più intriganti di questo inverno.