Il gregario ha allungato di nuovo, con buona pace di un caposquadra che oggi, forse più di prima, si rende conto che battere il numero due dichiarato forse sarà più difficile del previsto. Il gregario risponde al nome di Nico Rosberg, il caposquadra a quello di Lewis Hamilton. Queste sarebbero le gerarchie, ma i numeri stanno dicendo altro: 24 punti di differenza a favore del primo, e soprattutto un bilancio di cinque vittorie a due.
Nico Rosberg si presenta quindi in Austria, sede del nono appuntamento stagionale, come uomo da battere, tenendo conto soprattutto che da quando la pista di Spielberg è tornata in calendario, al Red Bull Ring ha sempre vinto lui. Non ci sta però Lewis Hamilton a perdere altri punti nei confronti del compagno di squadra, che forse per l'inglese è una minaccia più concreta di quanto qualcuno possa pensare. Tenendo conto delle caratteristiche del tracciato austriaco c'è da scommettere che saranno le Frecce d'Argento a dettare legge, perchè le W07 sono al top sia dal punto di vista motoristico, fondamentale su una pista molto veloce e dai tanti rettilinei come quella di proprietà della Red Bull, sia perchè sembra non esserci nessuno in grado di tenere testa alla vetture tedesche.
Questo perchè è anche difficile trovare un vero antagonista per il Gp d'Austria, anche se forse la più vicina dovrebbe essere la Ferrari. La Pu di Maranello si è avvicinata molto alle prestazioni del motore Mercedes e questo consente alla Rossa di essere abbastanza vicina in termini motortistici, ma il Cavallino deve ancora dimostrare di essere vicina anche in termini aerodinamici. Grosso modo la Ferrari si aspetta di essere competitiva almeno come a Montrèal, ma sa anche che sfruttare al meglio le gomme, cosa tutt'altro che facile con un progetto buono ma complicato come quello della SF16-H, sarà fondamentale almeno per mettere un po' di fiato sul collo alla casa di Stoccarda. La Ferrari punta molto sulla Ultrasoft, in quanto è l'unica, insieme a Renault, a portare in Austria ben 9 treni di gomme ultramorbide, in quella che sarà una gara dai bassi livelli di usura dei pneumatici. Difficile dire adesso quante soste vedremo, anche se un solo pit-stop può essere una scelta condivisa da molti.
A Spielberg inoltre ci sarà da aspettarsi una griglia molto ravvicinata, con la stessa Ferrari che oltre a guardare avanti verso la Mercedes, dovrà forse anche guardarsi le spalle da chi in Austria può rappresentare una minaccia. La Williams e la Force India, dopo la grande gara di Perez a Baku, sperano di essere il più vicino possibile, mentre la Red Bull, in quello che è il suo Gp di casa, sa che soffrirà nei lunghi rettilinei ma punterà a massimizzare il vantaggio che avrà sulle curve veloci e sui cambi di direzione che il tracciato offre per tentare almeno di agguantare il podio.
Il circuito Osterreichring, A1-Ring, Red Bull Ring. Queste le tre denominazioni ufficiali de circuito di Spielberg, con il primo che rappresentava la vecchia configurazione, quella “storica”, prima di essere ampiamente modificato in nome della sicurezza. La versione di oggi è quella che misura 4326 metri e conta 10 curve, una pista che rende difficile trovare il giusto set-up: tanti rettilinei ma anche curve e frenate secche che non possono essere affrontate con una aerodinamica troppo scarica. Oltre alla potenza del motore, a Spielberg è ottimale avere una buona trazione ed anche una buona efficienza aerodinamica, per affrontare al meglio soprattutto i cambi di direzione e le pendenze della seconda parte della pista.
Albo d'oro Il pilota più vincente di sempre in Austria è Alain Prost, con i suoi tre successi datati 1983, 1985, 1986. Dietro al francese a quota due troviamo ben quattro piloti: Alan Jones, Mika Hakkinen, Michael Schumacher e Nico Rosberg, che tra l'altro è l'unico pilota in attività ad aver vinto a Spielberg. Tra i team la regina è la McLaren, con 6 affermazioni, una più della Ferrari, mentre la Williams è a quota 3 con Renault e Mercedes entrambe a 2.