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F1, le pagelle del GP Austria
Lewis Hamilton 10
Una vittoria pesante come un macigno, arrivata dopo una di quelle battaglie in cui sa esaltarsi e in cui, per l'ennesima volta, dimostra che quando si tratti di affrontarsi nel “corpo a corpo”, Rosberg, in un modo o nell'altro, ha sempre la meglio, anche se c'è da dire che stavolta la sorte è stata sua amica. Un diretto destro dritto in faccia a Nico, vedremo le eventuali ripercussioni psicologiche.
Pascal Wehrlein 10
Che gioia vedere ripagati gli sforzi della squadra che era rimasta in vita grazie ai soldi del povero Jules Bianchi e del suo 9° posto a Montecarlo 2014. Jules era l'unico, prima di oggi, ad aver regalato punti a questa squadra, che oggi però festeggia il suo nuovo eroe, questa bravissimo Pascal Wehrlein che dopo una qualifica fantastica corre una gara ancora più bella, scrivendo una delle pagine più belle di questa giornata.
Max Verstappen 9
Ci voleva lui per regalare il primo sorriso alla Red Bull sulla pista di casa dopo due anni di delusioni, e lo fa con un podio che obbiettivamente non era alla portata della Rb12. Come al solito Max ci mette tantissimo del suo e grazie ad una gestione perfetta delle gomme resta nelle posizioni che contano fino alla fine, quando riesce anche a tenersi dietro un Raikkonen che era molto più veloce.
Jenson Button 9
Alla vigilia in casa McLaren-Honda si erano già messi l'animo in pace, consapevoli che su una pista così erano poche le possibilità di fare bene. Ma ci ha pensato il vecchio Jenson a tirare fuori la magia dal cilindro, con una qualifica da vero asso del volante e con una gara che più battagliera non si poteva. Manico da campione.
Kimi Raikkonen 8
La sua gara rispecchia tante sue caratteristiche, nel bene e nel male: non sempre incisivo nei duelli (perde troppo tempo dietro a Ricciardo e doveva passare Verstappen, con la differenza di gomme che c'era, pur se le bandiere gialle del finale affievoliscono un po' la sua “colpa”), ma almeno in grado di gestire bene le gomme e di far andare forte la vettura a gara inoltrata. La vera nota negativa è che una Red Bull, su una pista così, riesce comunque a finirgli davanti.
Nico Rosberg 8
Voto pericoloso, lo sappiamo. Ma stava conducendo una gara da 10 fino a poche curve dal traguardo, al momento del fattaccio. Si è difeso “alla Hamilton”, troppo ingeneroso dargli tutte le colpe anche perchè a parti invertite i due galletti Mercedes ci si sono ritrovati tante volte e mai Nico quando si è trovato all'esterno ha portato a questi danni. Lewis ha attaccato, lui si è difeso, gli è andata male: incidente di gara e si riparte da Silverstone.
Carlos Sainz 8
Un po' come a Montrèal, parte indietro su una pista teoricamente sfavorevole al suo mezzo dotato di Pu Ferrari 2015, ma nonostante tutte le difficoltà del caso riesce a rimontare, pur se in certi frangenti è parso andare oltre il limite. Ma se lo fa Verstappen e tutti lo applaudono, perchè non può farlo anche lui?
Sebastian Vettel 7
Ora neanche il più ottimista tra i tifosi Ferrari potrà più parlare di titolo. Era ampiamente fiducioso e fino al momento dello scoppio della gomma stava facendo una buona gara, nonostante la riuscita della strategia del muretto fosse tutta da verificare. Ma alla fine arriva il terzo zero della stagione in otto gare e tutti i discorsi del sabato vanno a farsi friggere.
Daniel Ricciardo 6
Non bene, sufficienza risicata e niente più. Verstappen, nonostante la minor esperienza, riesce ad evitare l'ultimo pit stop, che poi è la chiava del suo podio, mentre lui perde contatto dal compagno ed alla fine deve ripiegare su una sosta più di emergenza che di strategia. Non una bella domenica, diciamo così.
Nico Hulkenberg 4
Per quanto fosse stato bravo sabato, in questa domenica non ne azzecca una: sbaglia la partenza, usura troppo le gomme, si fa pizzicare in eccesso di velocità in corsia box e si prende una penalizzazione, e soprattutto non riesce a venirne a capo fino al ritiro.