Gara caotica, sorpassi, incidenti, colpi di scena e state tranquilli che dal cilindro uscirà Daniel Ricciardo, che si conferma il pilota più bravo a saper leggere le corse molto poco lineari e molto più imprevedibili, grazie anche alla capacità di saper sfruttare al massimo ogni briciolo di fortuna ed ogni occasione gli capiti a tiro.
Mercedes a quota zero vittorie Così, dopo la doppietta di Vettel tra Australia e Bahrain ed il colpaccio di Ricciardo in Cina, la notizia più importante che arriva da Shanghai è che la Mercedes, dominatrice degli ultimi anni, è ancora a quota zero alla voce "vittorie". Cosa curiosa, nonostante il successo in questo 2018 non sia ancora arrivato, la casa della Stella è comunque in testa al campionato Costruttori, 85 a 84 nei confronti della Ferrari, che però annovera già uno zero in classifica (quello di Raikkonen in Bahrain). In Cina, se è vero che la safety car ha giocato a sfavore di Bottas, il quale avrebbe avuto buone chanches di vittoria, è anche vero che l'incidente tra Verstappen e Vettel ha permesso ad un Hamilton in difficoltà per tutto il fine settimana di guadagnare otto punti sul rivale tedesco, portandosi a -9. Baku, pista cittadina in cui conta l'efficienza, la W09 avranno le loro carte da giocare, a patto che i campioni del mondo riescano ad utilizzare le gomme Pirelli mandandole nella giusta finestra di temperatura, punto debole delle Frecce d'Argento in Cina.
Ferrari, la macchina c'è Il rammarico è stato tanto nel post-Shanghai, visto che pur occupando per intero la prima fila il Cavallino è uscito dalla Cina con appena un terzo ed ottavo posto, ma ad accompagnare gli uomini in rosso a Maranello c'era anche la consapevolezza che questa SF71-H per ora va a meraviglia e che a Baku tutti dovranno fare i conti con la Rossa. In Azerbaijan, la Ferrari avrà a disposizione ben dieci treni di ultrasoft, la "calzatura" che a quanto pare meglio si sposa con la monoposto 2018, su una pista in cui l'efficienza della vettura di Raikkonen e Vettel può dire la sua, a patto che trovi il giusto bilanciamento nelle tante curve insidiose del tracciato azero. Se il set-up sarà quello giusto, il Cavallino potrà essere fiducioso per il prossimo fine settimana.
Red Bull in difesa, ma... Vista la lunghezza dei rettilinei di Baku, notevoli nonostante sia un circuito cittadino, la Red Bull dovrebbe partire leggermente in svantaggio rispetto a Mercedes e Ferrari, ma l'impressione è che le Rb14 ci saranno comunque, perchè il motore Renault ha fatto buoni passi avanti e perchè la vettura dei bibitari potrà esaltarsi nei tanti tratti guidati della pista azera. Ricciardo è a cavallo dopo il successo cinese, Verstappen arrabbiato per il banale errore di due domeniche fa: occhio, i tori faranno sul serio pure a Baku.
Il circuito Dopo essere arrivato in calendario come Gp d'Europa, dal 2017 si corre a Baku sotto le insegne di “Gp d'Azerbaijan". Si correrà sullo stesso tracciato che unisce parte moderna, parte antica e lungomare della città di Baku, per un colpo d'occhio niente male. Il circuito misura 6003 metri (è il secondo più lungo dopo Spa) e conta 20 curve.
Albo d'oro Due le edizioni corse a Baku: nella prima, nel 2016, la vittoria è andata alla Mercedes di Nico Rosberg, nel 2017, al termine di una corsa pazza, il successo finì nelle mani della Red Bull di Ricciardo