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Nico Rosberg 10
Tutti parlano degli altri, lui intanto vince. Tempo di arrivare alla prima curva ed è già solo in testa, e lui rende oro questo regalo servito su un piatto d'argento, creando subito un cuscinetto di un paio di secondi che poi si porta dietro fino al traguardo, gestendo come un campione. Nel decimo anniversario del suo debutto, un fine settimana da incorniciare.
Romain Grosjean 9
E dopo Melbourne, un altro capolavoro. La Haas è tutto tranne che un progetto utopistico di un magnate americano, che contrariamente a quanto tanti pensavano non è sbarcato in F1 tanto per fare qualcosa in grande ma con idee e strutture solide e chiare. Poi, con un pilota così, ormai al top in ogni condizione e finalmente maturo, certe imprese hanno una spiegazione.
Stoffel Vandoorne 9
Stoffel ha... stoffa. E non una stoffa qualunque, ma quella del campione. Chiamato all'improvviso con una telefonata che gli ha ordinato di saltare sul primo aereo dal Giappone, scende dal volo, sale in macchina ed inizia subito a meravigliare, ma la corsa è veramente un qualcosa di fantastico: sembra un veterano nei duelli, nel traffico e nella gestione delle gomme. Un super debutto.
Kimi Raikkonen 8
Bene in tutto tranne che al via, un ottimo 2° posto che lo porta al quarto podio negli ultimi 5 Gp corsi in Bahrain. Fa probabilmente il massimo se si guarda come si era messa la gara con la brutta partenza e la preoccupazione dopo il problema sulla vettura di Seb. Tenere dietro Hamilton era un obbiettivo chiaro e per nulla scontato.
Daniel Ricciardo 8
Dare il massimo ad ogni gara è l'unica cosa che può fare con una Red Bull buona ma non abbastanza per lottare per il podio, e due quarti posti sono più di quello che il potenziale della sua vettura permette. Il dato più positivo per lui, al di là del terzo posto in classifica generale, è che con la Rb12 si trova molto meglio rispetto al compagno Kvyat.
Daniil Kvyat 8
Stavolta il motore non lo pianta in asso all'inizio ed ha la possibilità di fare la sua gara, durante la quale non si risparmia riuscendo a far dimenticare la disastrosa qualifica del sabato. Una grande rimonta che lo vede settimo al traguardo, la prima nota positiva della sua stagione.
Pascal Wehrlein 8
Un 13° posto può avere significato? Sì, e molto. Fenomenale in qualifica, quando porta la sua Manor in ottava fila (al fianco di una Red Bull!), ed altrettanto bravo in gara, lottando ad ogni curva e arrivando non troppo distante dalla zona punti. La Manor ha forse fatto finalmente il salto di qualità, e lui ha tutto per portarla, con un pizzico di fortuna, nella top 10.
Lewis Hamilton 7
“La pole qui conta meno...” La profezia di Rosberg si avvera, e come in Australia ci pensa lui a non far fruttare il vantaggio di partire davanti a tutti bruciando subito il giro fenomenale del sabato, poi alla prima curva è di Bottas l'idea di centrarlo e di fargli perdere posizioni. Con un'altra gara in salita prova a recuperare, ma stavolta con la strategia pasticcia e non va oltre il 3° posto. 2-0 per Nico...
Williams 5
Avere le macchine al secondo e terzo posto alla prima curva e chiudere in ottava e nona posizione non è il massimo, ed è forse un segnale chiaro che quest'anno il podio nel Costruttori sarà difficilissimo. La diretta rivale è la Red Bull, ma Ricciardo è imprendibile per Massa e Bottas e Kvyat, che partiva molto indietro, riesce comunque a finire davanti. In poche parole, una delusione.
Sebastian Vettel S.V. (senza voto)
L'allarme affidabilità è scattato, speriamo non diventi un'emergenza. Stavolta è sua la SF16-H che si ferma, terribile il fatto che ciò avvenga nel giro di ricognizione (anche in questo ha “emulato” il suo idolo Schumi). Lo sviluppo super accelerato è servito notevolmente per le prestazioni, ma se poi non si arriva al traguardo è tutto inutile. E dopo due Gp Seb è a -35 da Rosberg e la Ferrari a -50 nel Costruttori...