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Rivivi le emozioni del Gp Bahrain: la cronaca giro per giro
Lewis Hamilton 10
“Perfetto” è l'unico aggettivo che viene in mente per descrivere il modo in cui sta correndo in questo avvio di campionato. E' una spanna sopra Rosberg ed in questo momento non sta sbagliando veramente niente, tant'è che dopo appena 4 Gp già gli si chiede di parlare del terzo titolo. Il brivido freni nel finale dà un po' più di suspance al finale di gara, ma “niente di preoccupante”, dice lui.
Kimi Raikkonen 9
Questa è una signor gara, altroché. Superlativo nella gestione delle gomme, un suo punto forte, dopo la prima sosta inizia ad andare come un forsennato e la progressione che fa nell'ultimo stint è paurosa, tanto che arriva a meno di 3”5 da Hamilton. Torna sul podio dopo 25 Gp e questo è un dato importantissimo, ma se i freni di Lewis si fossero riscaldati qualche chilometro prima...
Valtteri Bottas 8
Massa doveva essere il suo unico cruccio per una gara che vedeva la Williams tranquillamente terza forza in campo, e dopo il problema al via di Felipe forse aveva già pensato che avrebbe dovuto gestire per tutti i 57 giri di gara. Ed invece si ritrova a lottare con i denti nel finale con Vettel, che grazie ad una grande freddezza ed all'ottima velocità di punta della Fw37 riesce a tenersi dietro fino al traguardo.
Daniel Ricciardo 8
In una situazione che alla Red Bull non incontravano ormai da sette anni, lui è l'unico faro per una squadra che ha perso la superiorità tecnica che aveva e che per di più deve fare i conti con una PU che non vuole saperne di andare. Dopo un 2014 da incorniciare voleva e meritava una macchina ed un motore ben diversi, ma questo è quello che gli è arrivato tra le mani, ed anzi c'è da essere contenti che il motore sia esploso sul rettilineo di arrivo.
Nico Rosberg 7
Perfetto nei duelli, però in generale delude per tutto il fine settimana. Ritrovarsi dietro ad una Ferrari sia in prova che in gara, quando invece tutti si aspettano un contrattacco ad Hamilton, non è il massimo. Ha il morale basso, ed è in netta difficoltà rispetto ad un compagno di squadra che sembra vivere una stagione di grazia. Però il campionato è lungo, deve almeno provarci.
Sebastian Vettel 7
Voto intermedio tra una qualifica da 9 ed una gara probabilmente non sufficiente. Bravissimo nel resistere a Rosberg al via, però le note positive del suo Gp finiscono qui. Tre errori come i suoi un quattro volte campione del mondo non dovrebbe farli, però ci può stare una giornata storta. Per la prima volta non infallibile da quando è in Ferrari, magari si presenterà ancora più grintoso in Spagna.
Daniil Kvyat 7
Finalmente un po' di luce. Qualifiche da incubo, poi però riesce a rimontare con caparbietà ed il 9° posto che ottiene deve essere visto con ottimismo, anche perchè c'è poco altro di buono da salvare in questo avvio di stagione della Red Bull. Ci voleva, soprattutto per lui, perchè il confronto con Ricciardo può distruggerlo mentalmente.
Fernando Alonso 6
Entra in Q2 e chiude 11° a meno di 4” dalla zona punti. Sembrano (anzi, sono) risultati da mani nei capelli, ma si deve essere realisti e guardare in faccia la realtà, e questo è il massimo che lui e la McLaren possano fare al momento, a maggior ragione in una giornata in cui comunque l'altra macchina nemmeno parte. A Barcellona si spera che finalmente potrà cominciare il vero campionato suo e della sua squadra.
Max Verstappen 5
Stavolta non brilla la nuova stella della F1, alle prese con un fine settimana complicato. Molto più in difficoltà del compagno Sainz, più incisivo di lui in Bahrain, non riesce a far vedere quanto di buono mostrato nei primi tre Gp, poi il problema (l'ennesimo) di affidabilità del suo motore chiude una gara che era stata comunque difficile per lui.
Renault 3
Ancora tanti, troppi problemi di affidabilità e di prestazione per un marchio che ha una storia così gloriosa alla spalle come Renault. L'impressione è che la situazione sia anche peggiore di quella del 2014. Mercedes ha fatto il capolavoro che ha fatto, Ferrari ha sbagliato ma ha saputo reagire, i francesi invece non vedono ancora la luce in fondo al tunnel. Mamma mia, che delusione.
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