Le pagelle del Gp del Belgio 2017
Lewis Hamilton 10: Come festeggiare alla grande il record di pole al pari di Schumi e la gara numero 200 della carriera. Voluta e sentita, questa vittoria gli permette di accorciare in classifica e di dare una bella dimostrazione di talento, con una difesa perfetta su Vettel, alla ripartenza e negli ultimi 11 giri. Imbattibile nelle giornate così.
Daniel Ricciardo 9: Un mezzo miracolo. Porta la Rb13 sul podio, con un pizzico di fortuna e tanta bravura: Verstappen si toglie di mezzo per problemi tecnici, Kimi si frega da solo con le bandiere gialle, Valtteri si addormenta alla ripartenza mentre lui fa tutto bene, come sta facendo da marzo. Stagione di grazia, altro podio di valore.
Sebastian Vettel 8: A Spa si temeva una facile doppietta Mercedes, se vista in quest'ottica va più che bene così. Però ci ha creduto quando è uscita la safety car e forse con le ultrasoft contava di avere qualche chanche in più oltre a quella della ripartenza. Podio importante, ora sotto con una pista che ama.
Nico Hulkenberg 8: In realtà le prende nelle prove da Palmer, ma in gara si trasforma e non sbaglia niente, vincendo la corsa della “serie B”, un ottimo 6° posto su un circuito che teoricamente era difficile sulla carta per il motore Renault.
Romain Grosjean 7: Bel 7° posto, forse il massimo che la Haas potesse fare. A maggior ragione partendo dalla sesta fila, ci mette del suo e non si risparmia nei duelli, una buona domenica.
Felipe Massa 7: Un'ottima gara, mette in campo l'esperienza e risale dalla 16° posizione di partenza portando a casa 4 bei punti che fanno comodo alla sua Williams, in difficoltà non da oggi.
Esteban Ocon 7: Capitolo tre della saga Force India: Montreal, Baku e adesso Spa. Oggi, francamente, non ha colpe: si arrabbia con il team che ferma prima Perez (in questo la squadra ha le sue ragioni, Sergio doveva scontare la penalità e aveva più bisogno dell'undercut), poi attacca con aggressività, mentre il compagno sceglie la via della scorrettezza per la seconda volta. Giusto arrabbiarsi di brutto nel briefing post-gara, poteva prendere più dei 2 punti odierni.
Carlos Sainz jr 7: Si prospettava un fine settimana difficile per la Toro Rosso ed infatti deve faticare non poco per portare a casa questo punto. Battuto di nuovo Kvyat, ma non è più una novità.
Kimi Raikkonen 6: All'uscita della pit lane per schierarsi in pista lamenta ancora vibrazioni ed è quindi probabile che la sua SF70-H non fosse al meglio, però l'errore con bandiere gialle è parecchio grave, si salva mettendosi dietro una Mercedes, anche se in realtà in più d'uno si aspettavano potesse prendersi il podio mangiandosi Ricciardo. Era la sua pista, doveva almeno provarci.
Valtteri Bottas 6: Una sufficienza forse neanche del tutto meritata, dorme parecchio alla ripartenza e perde podio e due posizioni lungo il Kemmel che poi non sarà più in grado di riprendersi. Chiudere 5° con la miglior vettura di giornata non è un granchè, ora è a -41: saluti al titolo?
Lance Stroll 6: Si tiene fuori dai guai, ci prova ma Massa fa nuovamente meglio di lui, che invece finisce a ridosso della zona punti.
Stoffel Vandoorne 6: Con un motore così è già tanto avere la voglia di salire in macchina ed andare in pista, la safety car gli concede una risicatissima possibilità di giocarsi le (poche) carte a disposizione per artigliare qualche punto, ma non ce la fa.
Marcus Ericsson 6: Vede il traguardo, il massimo a cui poteva aspirare con una Sauber in netta difficoltà tra le Ardenne.
Daniil Kvyat 6: Battuto ancora dal compagno, oggi però ha la scusante di dover partire dal fondo dello schieramento. Ci prova e risale fino alla 12° posizione.
Fernando Alonso 6: Battagliava come al solito, ma con una dose di rabbia maggiore di altre volte. Grande partenza, poi una sofferenza fino a quando il motore si ammutolisce.
Jolyon Palmer 5: Va forte venerdì e sabato, ma il problema in qualifica gli toglie un pizzico di fiducia, la penalità per la sostituzione del cambio gli complica la vita ed ecco l'ennesima domenica fuori dai punti, nel più totale anonimato.
Kevin Magnussen 5: Erroraccio al momento della ripartenza dopo la safety car, getta al vento tutto quando ha una buona possibilità di farsi valere e di finire a punti. Un gran peccato.
Sergio Perez 3: Giornata semplicemente assurda. Chissà che gli è passato per la testa quando ha stretto Ocon contro il muro prima dell'Eau Rouge, il tutto dopo essersi già beccato una penalità. Rovina definitivamente l'armonia di squadra, altri punti buttati via.
Max Verstappen s.v. (senza voto): Era atterrato carico in Belgio, terra natìa per lui naturalizzato olandese, ma quel che gli riservano le Ardenne sono altri bocconi amari da buttar giù. Macchina ferma praticamente all'inizio mentre Ricciardo ha appena iniziato la scalata al podio, ci teneva a finire nei primi tre, tanta e tanta rabbia.
Pascal Wehrlein s.v. (senza voto): Non che perda una grande occasione per mettersi in mostra, perchè la C36 è imbarazzante a Spa e difficilmente avrebbe potuto fare qualcosa di decente, però dispiace aver percorso solo pochi chilometri.
Articolo a cura di Matteo Novembrini.