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Daniel Ricciardo 10
Come fa uno come lui, con quei suoi dentoni bianchi sempre in bella mostra, a non credere nel mondiale? E' troppo sorridente e ottimista per non crederci, soprattutto alla luce di questa vittoria e dei paroloni che questa sera presumibilmente voleranno in casa Mercedes. Per la cronaca, è al terzo successo in carriera ed ha nuovamente umiliato Vettel.
Nico Rosberg 9
Allora, premettiamo che stiamo valutando la sua gara e non il contatto con Hamilton, il cui giudizio come prevedibile non potrà mettere tutti d'accordo. Tutti lo invidiano perchè è in testa al mondiale con una super macchina, ma di certo nessuno stasera, nel meeting Mercedes, vorrebbe trovarsi al suo posto. Wolff e Lauda si sono schierati con Hamilton: l'impressione è che da qui alla fine dovrà combattere da solo.
Valtteri Bottas 9
Ormai è ufficiale, è diventato anche un finlandese volante a tutti gli effetti. Questo perchè fa volare la sua Williams su ogni pista, portandola ancora una volta sul podio. Prima che debuttasse ne parlavano bene, adesso capiamo il perchè. In un anno è cresciuto tantissimo ed a Monza vuole il colpaccio.
Kimi Raikkonen 8
Spa era l'ultima chiamata, per fortuna non getta via l'occasione. Gara di sostanza e senza sbavature, in cui forse il muretto, dopo aver azzeccato la chiamata alla prima sosta, sbaglia in occasione della seconda, anche se alla fine dei conti il 4° posto in un Gp in cui la Ferrari si doveva difendere va più che bene. E intanto mette a segno il primo punto nel confronto interno con Alonso.
Kevin Magnussen 8
Carattere e spregiudicatezza lo rendono il protagonista degli ultimi chilometri, quando mette per due volte fuori pista Alonso. Manovre al limite della correttezza che ci hanno fatto esaltare davanti allo schermo, però se vuole un consiglio la prossima volta sia meno aggressivo: qualche commissario potrebbe non tollerare certi comportamenti.
Sebastian Vettel 7
Il voto è una media tra una qualifica fantastica ed una gara invece molto più scialba e deludente. Horner dice che aveva un problema sulla macchina, e ci può stare. Però Ricciardo porta a casa la terza vittoria mentre lui è ancora a zero, e soprattutto gli rifila quasi un minuto di distacco. E mentre tutti festeggiano Daniel lui ha il muso lungo: meglio cambiare aria?
Fernando Alonso 7
Se arriva indietro non è colpa sua: i 5” di penalizzazione lo staccano dal gruppo di testa, e soprattutto lo fanno finire dietro a Magnussen, che è quel muro su cui più volte va a sbattere. Però, dopo aver dato l'allarme alla vigilia, può essere un po' più fiducioso per Monza.
Daniil Kvyat 7
Ha compiuto 20 anni qualche mese fa ma l'anno prossimo si ritroverà già ad essere il “vecchietto” del team. Ovvio che un po' di timore di essere messo da parte nelle gerarchie del programma Red Bull venga, e forse anche per questo è protagonista di un buon week-end che lo vede tornare a punti, battendo il compagno Vergne.
Commissari 4
Ma come, non hanno fatto uscire la safety car? A volte proprio non si capiscono le logiche di questi commissari che spesso intervengono con penalità al minimo contatto e con la safety car per un minuscolo detrito, mentre in condizioni di vero pericolo (ricordate anche l'episodio in Germania?) non intervengono affatto. Mah.
Lewis Hamilton s.v. (senza voto)
Del suo week-end possiamo dire solo che in qualifica non era stato perfetto, però niente possiamo dire sulla sua gara se non che è un brutto colpo sulle sue speranze iridate, soprattutto psicologiche. Deprimente sentire uno come lui che non fa altro che chiedere al team di ritirarsi. Avrà l'appoggio del team, ma questo non gli farà guadagnare nessuno dei 29 punti che ha di ritardo.