Dal nome Spa-Franchorchamps trasuda passione, nostalgia e soprattutto meraviglia, per la bellezza di un circuito ancora oggi unico e mozzafiato, il quale è una cerniera tra i bei tempi andati di una F1 molto più umana ed artigianale e quelli della F1 d'oggi, quella racchiusa in una palla di cristallo spesso inavvicinabile ed ultratecnologica, in quanto è uno dei pochi che già c'era quando questo sport era solo agli albori.
La F1 fa 13, inteso come numero di appuntamenti stagionali, e lo fa proprio a Spa, in quella che probabilmente è la pista più bella e apprezzata del calendario. Quattro settimane dopo Hockenheim si torna in pista per una seconda parte del mondiale che ci accompagnerà verso l'epilogo dell'ennesimo duello tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, che arrivano in Belgio separati di 19 punti in classifica a favore dell'inglese. Lewis si è detto “rigenerato” alla vigilia, l'altro ha risposto con un “sono carico”, consapevoli entrambi che oltre al compagno di team non ci saranno altri avversari oltre a loro, ma solo “arbitri”, inteso come possibili avversari in grado di inserirsi in una lotta al vertice comunque ancora appannaggio dell'astronave Mercedes.
Spa però è anche la prima gara dopo la pausa estiva, e quindi tanti porteranno novità sulle vetture, cosa che potrebbe portare a valori in campo leggermente rivisti, anche se parliamo più di team a centro gruppo che non dei tre team al vertice, leggasi Mercedes, Red Bull e Ferrari, questo almeno per quanto riguarda la supremazia Mercedes. Sarà invece interessantissimo vedere come si presenteranno i bibitari ed il Cavallino, protagonisti di una lotta a due per il secondo posto nel Costruttori appetitoso per la decina di milioni o giù di lì che ballano tra un piazzamento e l'altro. Parlando senza ancora aver visto le eventuali novità sulle vetture, la Red Bull ha tutte le carte in regola per fare la differenza nel settore centrale della pista, quello più guidato, mentre la Ferrari può rispondere negli altri due, quelli molto veloci in cui sono lunghi i tratti in cui viene tenuto giù il pedale dell'acceleratore.
Occhio però alle scelte legate alle gomme, perchè saltano all'occhio le scelte differenti di una Ferrari più “spregiudicata”: la rossa porta un treno di medium, cinque di soft e ben sette di supersoft, mentre la Red Bull opta per quattro treni di medie, tre di gialle e sei di rosse, con la Mercedes che si presenta con scelte differenziate tra i suoi piloti, con Hamilton che avrà tre treni di medium e sei di soft, con Rosberg che risponde con quattro di medie e cinque di soft. Stessa scelta invece per le supersoft, con i primi due della classifica iridata che scelgono entrambi quattro treni di supersoft.
C'è da constatare una piccola novità nella griglia di partenza del parco piloti: finito il budget degli sponsor, Rio Haryanto lascerà il secondo sedile di casa Manor a Esteban Ocon, quest'anno già terzo pilota Renault ma sotto contratto con Mercedes, che quindi avrà i suoi due piloti più promettenti del suo vivaio di giovani piloti in casa Manor, probabilmente in cambio di uno sconto sulla fornitura dei motori.
Il circuito
Il circuito di Spa-Franchorchamps è da sempre una sfida tecnica per gli ingegneri, perchè da sempre trovare il giusto bilanciamento della vettura sulla pista delle Ardenne non è cosa da poco, in quanto è vero che è una pista da basso carico, ma essere troppo scarichi vuol dire soffrire nel settore centrale, quello più guidato, sul quale si rischia di perdere troppo tempo e “scivolare” troppo arrivando a degradare troppo in fretta le gomme. E proprio le gomme sono un altro aspetto da tenere in considerazione, perchè vero che l'asfalto di Spa non è tra i più abrasivi, ma è anche vero che i carichi verticali e longitudinali che i pneumatici devono sopportare sono molto pesanti, per le curve veloci in appoggio e la compressione di Eau Rouge, cosa che porta la Pirelli a classificare Spa come una pista dal valore massimo per lo stress delle gomme. Detto questo, ecco i numeri di Spa: 7004 metri, che lo rendono il tracciato più lungo del campionato, e 20 curve.
Albo d'oro
Sei successi sono il record qui a Spa, ed a coglierlo è stato il solito Michael Schumacher, che detiene appunto il maggior numero di vittorie in Belgio. Dietro di lui Senna, con 5 trionfi, a sua volta seguito in parità da Jim Clark e Kimi Raikkonen, entrambi a quota 4. Oltre a Kimi, tra gli altri piloti in attività si contano 2 vittorie per Vettel ed Hamilton ed una per Massa, Button e Ricciardo. Tra i team 12 successi per Ferrari e McLaren, 5 per Lotus, 3 per Williams e Red Bull e 2 per Mercedes.