F1, GP Belgio: la presentazione

Pubblicato il 22 agosto 2018 alle 19:22:00
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport

Il mondiale di Formula 1 riparte per la seconda e decisiva parte di campionato dopo la pausa estiva, con Lewis Hamilton in vetta nel campionato Piloti e la Mercedes al comando in quello Costruttori. Niente di nuovo verrebbe da dire, visto che questa situazione alla ripresa delle ostilità in Belgio è la stessa da quattro anni a questa parte (con la sola differenza che nel 2014 in vetta c'era Rosberg e non Hamilton), eppure questo 2018 non è come gli altri anni, stavolta c'è una Ferrari che deve inseguire ma che ha tra le mani una grande monoposto.

Mercedes Ferrari, si vince con gli sviluppi Negli ultimi Gp prima della sosta estiva, si era avuto l'impressione che la SF71-H fosse di un pelo più veloce della W09, che a Budapest ha saputo cogliere una vittoria pesantissima su una pista a lei ostica. Tanti rimpianti per il Cavallino fin qui, ma niente è perduto e restano nove gare per ribaltare le gerarchie. Ora il tutto è in mano alle fabbriche, visto che è in questa fase che si studiano e si progettano gli sviluppi che faranno pendere l'ago della bilancia dall'una o dall'altra parte. Innanzitutto il motore, visto che sia Mercedes che Ferrari hanno la terza ed ultima unità da giocarsi prima della penalità e dato che arrivano subito due piste di motore (Spa Monza) è praticamente certo che le nuove power unit debutteranno a Spa o al più sette giorni dopo in Italia. Lo stesso sviluppo continuo si avrà nel campo aerodinamico, per far progredire costantemente le vetture nella volata iridata.

Spa, una classica Quello delle Ardenne è uno dei fine settimana più attesi, sulla pista che tanti piloti reputano la più bella del mondiale. A Spa si vince con il motore ed il giusto compromesso tra carico aerodinamico, importantissimo per il secondo settore, e la velocità di punta, fondamentale negli altri due. Efficienza dunque è la parola chiave per primeggiare su questa pista, e dunque è facile porre nuovamente Ferrari e Mercedes tra le favorite. Red Bull spera di trovarsi vicina e si augura magari di trovare un po' di pioggia (guai a sottovalutarla in Belgio) per restringere il gap prestazionale che c'è tra i suoi motori Renault e quello delle due rivali.

Kimi, sarà la volta buona? Chi attende più di chiunque altro l'appuntamento di Spa-Francorchamps è Kimi Raikkonen, storicamente autore di grandi prove (anche se non propriamente negli ultimi anni) sul tracciato delle Ardenne. Il finlandese insegue il successo dalla prima gara della stagione 2013, e da quando è tornato in Ferrari non è mai riuscito a vincere. Le logiche iridate forse lo sacrificheranno in favore della rincorsa al titolo di Seb, ma Kimi freme dalla voglia di tornare a vincere ed i cinque podi consecutivi con cui si presenta in Belgio fanno pensare che nella gara di domenica venderà cara la pelle per tornare a primeggiare su una pista da sempre amata ma sulla quale non guarda tutti dall'alto da nove anni.

Il circuito Il circuito di Spa-Franchorchamps è da sempre una sfida tecnica per gli ingegneri, perchè da sempre trovare il giusto bilanciamento della vettura sulla pista delle Ardenne non è cosa da poco, in quanto è vero che è una pista da basso carico, ma essere troppo scarichi vuol dire soffrire nel settore centrale, quello più guidato, sul quale si rischia di perdere troppo tempo e “scivolare” troppo arrivando a degradare troppo in fretta le gomme. E proprio le gomme sono un altro aspetto da tenere in considerazione, perchè vero che l'asfalto di Spa non è tra i più abrasivi, ma è anche vero che i carichi verticali e longitudinali che i pneumatici devono sopportare sono molto pesanti, per le curve veloci in appoggio e la compressione di Eau Rouge, cosa che porta la Pirelli a classificare Spa come una pista dal valore massimo per lo stress delle gomme. Detto questo, ecco i numeri di Spa: 7004 metri, che lo rendono il tracciato più lungo del campionato, e 20 curve.

Albo d'oro Sei successi sono il record qui a Spa, ed a coglierlo è stato il solito Michael Schumacher, che detiene appunto il maggior numero di vittorie in Belgio. Dietro di lui Senna, con 5 trionfi, a sua volta seguito in parità da Jim Clark Kimi Raikkonen, entrambi a quota 4. Oltre a Kimi, tra gli altri piloti in attività si contano 3 vittorie per Hamilton2 per Vettel ed una per Ricciardo. Tra i team 12 successi per Ferrari McLaren, 5 per Lotus, 3 per Williams, Red Bull e Mercedes.

Articolo scritto da Matteo Novembrini