Il mondiale di Formula 1 riparte per la seconda e decisiva parte di campionato dopo la pausa estiva, con Lewis Hamilton in vetta nel campionato Piloti e la Mercedes al comando in quello Costruttori. Niente di nuovo verrebbe da dire, visto che questa situazione alla ripresa delle ostilità in Belgio è la stessa da quattro anni a questa parte (con la sola differenza che nel 2014 in vetta c'era Rosberg e non Hamilton), eppure questo 2018 non è come gli altri anni, stavolta c'è una Ferrari che deve inseguire ma che ha tra le mani una grande monoposto.
Mercedes e Ferrari, si vince con gli sviluppi Negli ultimi Gp prima della sosta estiva, si era avuto l'impressione che la SF71-H fosse di un pelo più veloce della W09, che a Budapest ha saputo cogliere una vittoria pesantissima su una pista a lei ostica. Tanti rimpianti per il Cavallino fin qui, ma niente è perduto e restano nove gare per ribaltare le gerarchie. Ora il tutto è in mano alle fabbriche, visto che è in questa fase che si studiano e si progettano gli sviluppi che faranno pendere l'ago della bilancia dall'una o dall'altra parte. Innanzitutto il motore, visto che sia Mercedes che Ferrari hanno la terza ed ultima unità da giocarsi prima della penalità e dato che arrivano subito due piste di motore (Spa e Monza) è praticamente certo che le nuove power unit debutteranno a Spa o al più sette giorni dopo in Italia. Lo stesso sviluppo continuo si avrà nel campo aerodinamico, per far progredire costantemente le vetture nella volata iridata.
Spa, una classica Quello delle Ardenne è uno dei fine settimana più attesi, sulla pista che tanti piloti reputano la più bella del mondiale. A Spa si vince con il motore ed il giusto compromesso tra carico aerodinamico, importantissimo per il secondo settore, e la velocità di punta, fondamentale negli altri due. Efficienza dunque è la parola chiave per primeggiare su questa pista, e dunque è facile porre nuovamente Ferrari e Mercedes tra le favorite. Red Bull spera di trovarsi vicina e si augura magari di trovare un po' di pioggia (guai a sottovalutarla in Belgio) per restringere il gap prestazionale che c'è tra i suoi motori Renault e quello delle due rivali.
Kimi, sarà la volta buona? Chi attende più di chiunque altro l'appuntamento di Spa-Francorchamps è Kimi Raikkonen, storicamente autore di grandi prove (anche se non propriamente negli ultimi anni) sul tracciato delle Ardenne. Il finlandese insegue il successo dalla prima gara della stagione 2013, e da quando è tornato in Ferrari non è mai riuscito a vincere. Le logiche iridate forse lo sacrificheranno in favore della rincorsa al titolo di Seb, ma Kimi freme dalla voglia di tornare a vincere ed i cinque podi consecutivi con cui si presenta in Belgio fanno pensare che nella gara di domenica venderà cara la pelle per tornare a primeggiare su una pista da sempre amata ma sulla quale non guarda tutti dall'alto da nove anni.
Il circuito Il circuito di Spa-Franchorchamps è da sempre una sfida tecnica per gli ingegneri, perchè da sempre trovare il giusto bilanciamento della vettura sulla pista delle Ardenne non è cosa da poco, in quanto è vero che è una pista da basso carico, ma essere troppo scarichi vuol dire soffrire nel settore centrale, quello più guidato, sul quale si rischia di perdere troppo tempo e “scivolare” troppo arrivando a degradare troppo in fretta le gomme. E proprio le gomme sono un altro aspetto da tenere in considerazione, perchè vero che l'asfalto di Spa non è tra i più abrasivi, ma è anche vero che i carichi verticali e longitudinali che i pneumatici devono sopportare sono molto pesanti, per le curve veloci in appoggio e la compressione di Eau Rouge, cosa che porta la Pirelli a classificare Spa come una pista dal valore massimo per lo stress delle gomme. Detto questo, ecco i numeri di Spa: 7004 metri, che lo rendono il tracciato più lungo del campionato, e 20 curve.
Albo d'oro Sei successi sono il record qui a Spa, ed a coglierlo è stato il solito Michael Schumacher, che detiene appunto il maggior numero di vittorie in Belgio. Dietro di lui Senna, con 5 trionfi, a sua volta seguito in parità da Jim Clark e Kimi Raikkonen, entrambi a quota 4. Oltre a Kimi, tra gli altri piloti in attività si contano 3 vittorie per Hamilton, 2 per Vettel ed una per Ricciardo. Tra i team 12 successi per Ferrari e McLaren, 5 per Lotus, 3 per Williams, Red Bull e Mercedes.
Articolo scritto da Matteo Novembrini