Rivivi le emozioni del gp del Belgio: la cronaca giro per giro
E' Daniel Ricciardo a trionfare nel Gp del Belgio, dodicesima prova del Mondiale di F1. L'australiano della Red Bull vince sulla pista di Spa-Francorchamps davanti al leader della classifica generale Nico Rosberg, terzo Bottas (Williams) che sorpassa a quattro giri dalla fine un ottimo Raikkonen. Situazione incandescente in Mercedes, con Rosberg che alla seconda tornata fora la gomma di Hamilton tentando un sorpasso scriteriato e ne distrugge la gara. Alonso chiude ottavo al termine di una prova sfortunata e condizionata da problemi sulla griglia di partenza.
Le sorprese iniziano già prima del via: Fernando Alonso ha problemi all'alimentazione della batteria, i meccanici si attardano sulla vettura numero 14 che scatta ugualmente dalla quarta posizione ma al primo pit stop è costretta ad uno stop and go di 5 secondi. Una sosta forzata che condizionerà tutta la gara dello spagnolo. Ma non finisce qui: al via Hamilton brucia il compagno Rosberg, ma dopo un giro il leader della generale forza l'attacco e fora la gomma dell'inglese, danneggiando anche la propria ala anteriore. Hamilton va ai box dopo un giro intero sul cerchione, Rosberg invece si fa risucchiare da Vettel: il tedesco prova il sorpasso in fondo al Kemmel (quinto giro) ma va lungo ed è Ricciardo, che nel frattempo aveva superato Alonso, a trarne vantaggio. L'australiano diventa primo quando Rosberg va ai box per cambiare il muso, anche Raikkonen si ferma e riesce a stare davanti al tedesco.
Da qui parte tutta un'altra gara, coi pit stop che scombinano posizioni di testa e delle retrovie. Alonso si ritrova a lottare per la quinta posizione con Kevin Magnussen: il danese della McLaren si rivela cliente molto scomodo e, nonostante la seconda sosta per entrambi, si ritrova comunque davanti allo spagnolo. Intanto Raikkonen regala spettacolo, passa Button alla Bus Stop ed è terzo mentre Rosberg risale sorpassando Alonso e puntando anche il primo posto di uno scatenato Ricciardo. Non partecipa alla lotta per le prime dieci posizioni Hamilton, che si ritira a 8 giri dal termine a causa del danneggiamento del fondo dopo il giro intero percorso con la gomma forata: il britannico, peraltro, 'litiga' a lungo coi suoi box chiedendo di potersi ritirare per preservare il motore, permesso prima negato e poi concesso.
Anche Rosberg decide di fermarsi al giro 35: una tattica nel complesso intelligente perché al rientro il tedesco supera in scioltezza sia Bottas che Raikkonen e si riporta nella scia di Ricciardo. Alonso, invece, dà vita ad una splendida lotta a quattro con Button, Magnussen e Vettel per le posizioni da 5 a 8: alla fine la spunta il tedesco, con Alonso che conclude ottavo dietro alle due McLaren (brutta una manovra di disturbo di Magnussen sullo spagnolo, accompagnato 'gentilmente' fuori dalla pista). Vince Ricciardo, secondo Rosberg che allunga in classifica su Hamilton (220 a 191) e terzo Bottas, che passa Raikkonen a quattro giri dal traguardo e lo condanna ad una comunque ottima quarta posizione (miglior risultato stagionale). E si festeggia per una gara dall'altissimo tasso di spettacolo e polemica: Spa, come al solito, non tradisce.