F1, le pagelle del GP Brasile
Max Verstappen 10
Giù il cappello signori, giù il cappello a questo fenomeno che oggi, sotto un diluvio torrenziale, ha ricordato Senna, Schumacher, quei mostri sacri che sul bagnato hanno scritto pagine di storia. Se le dà con tutti (o meglio: le dà a tutti), compiendo sorpassi e traiettorie impensabili per chiunque. Ma non per lui.
Lewis Hamilton 9
Altro che vittoria scontata (anche se lui dice che è stato facile), oggi c'erano insidie ad ogni curva ed aver trionfato, discorso mondiale a parte, è una grande cosa, così come lo è essere il più vincente di tutti i tempi dietro al solo Schumi. Tutto rimandato ad Abu Dhabi, ma anche lì non dipenderà solo da lui.
Sergio Perez 9
Ci fosse stato chiunque dietro di lui negli ultimi chilometri sarebbe riuscito a portare a casa il podio, purtroppo per lui gli capita l'unico pilota in grado di fare certi numeri con cui fronteggiarsi per la terza piazza e la perde in volata, se la sarebbe meritata. Detto questo, grande gara.
Felipe Nasr 9
Nel suo Brasile, una domenica da sogno. Corre e lotta come i migliori, non sbaglia mai e si difende bene, il tutto guidando una macchina come la Sauber, il suo è un mezzo miracolo perché oltre ad aver portato a punti una vettura così poco competitiva come la C35, sta regalando al team elvetico una posizione in top 10 nel Costruttori ormai insperata.
Carlos Sainz 8
Gran 6° posto, guida di fino sotto la pioggia, sfrutta l'ottimo telaio Toro Rosso e naviga a ridosso del podio quasi fino alla fine, peccato per qualche punto perso ma la sostanza resta quella. In una domenica così ha anche fatto esperienza viste le innumerevoli difficoltà, che volere di più?
Sebastian Vettel 7
Peccato per il testacoda che macchia la sua gara e la sua pagella, ma guida bene e risale con caparbietà, anche se non è sufficiente per prendere un podio che gli manca da Monza. Peccato, era arrivata la variabile pioggia che avrebbe potuto dargli una mano.
Fernando Alonso 7
Discorso simile a quello di Sebastian, buona gara ma senza il testacoda avrebbe potuto essere un Gp anche migliore. Non si perde in azzardi strategici alla Button e resta sempre in lotta, anche dopo l'errore perché risale e strappa un punticino.
Nico Rosberg 6
Il minimo indispensabile, il bello è che potrebbe anche essere sufficiente. Non da oggi il bagnato non è la sua condizione preferita, ci teneva a provare a vincere ma la pioggia gli fa da subito rivedere i suoi piani, ed anzi può dirsi soddisfatto perché con un'altra strategia della Red Bull la situazione iridata avrebbe potuto essere molto diversa.
Daniel Ricciardo 6
Qualcosina di più era lecito aspettarselo sotto quest'acqua, perché era stato lui stesso a dire che con la pioggia le cose sarebbero potute andare diversamente. Non vale Verstappen ed il sorpasso subito fa male, poi strategia e penalità (che poteva essere anche più pesante) fanno il resto in questa domenica per lui non troppo positiva.
Kimi Raikkonen 4
Unico dei top driver a sbattere contro il muro, anche se a dirla tutta poco importa, perché le conseguenza di un incidente in pieno rettilineo potevano essere devastanti. La pioggia arriva forse nella domenica sbagliata perché partiva terzo ed il podio era alla portata.