Chiamatela Evo oppure B, tanto la sostanza non cambierà e gli ingegneri non vi daranno ascolto. Perché ormai non si chiama più una monoposto versione B o Evo, pur se le differenze possono essere grandi e le prestazioni cambiare completamente. Questo è quello che si aspetta la Ferrari per il Gp del Canada. Perché finalmente, come promesso in Spagna, arriva una F14-T ampiamente modificata, con l’obiettivo dichiarato di ribaltare una situazione che ormai a Maranello sono stanchi di accettare. La speranza e l’ottimismo ci sono anche se bisogna essere reali: è impossibile in Canada sperare di recuperare pienamente il distacco dalle Mercedes. Il divario dalle W05 è troppo, anche per una nuova versione della monoposto. Infatti l’obiettivo “reale” è recuperare gap, avvicinarsi alle prestazioni delle Frecce d’Argento e possibilmente tornare davanti alle Red Bull, le avversarie alla portata, ma non certo quello di essere la prima forza in campo, al momento un’utopia.
Lo sanno tutti in casa Ferrari che la Mercedes al momento ha qualcosa (e tanto) in più rispetto a tutti gli altri che neanche un maxi-sviluppo può ricucire nello spazio di due sole settimane. Questo però non toglie nulla al fatto che in Canada, sul tracciato dedicato a un grande ferrarista, Gilles Villeneuve, arrivi il bivio del 2014 del Cavallino Rampante: se le modifiche apportate alla monoposto non consentiranno di recuperare terreno, la Ferrari molto probabilmente alzerà bandiera bianca e inizierà a concentrarsi sulla stagione 2015.
Ma quali saranno le novità della Rossa? All’esterno vedremo nuove ali a basso carico che ben si sposano con il tracciato di Montreal (ricco di rettilinei e frenate) con cui si cercherà di ridurre la resistenza e trovare il giusto compromesso tra l’efficienza dell’anteriore e del posteriore. Le modifiche al fondo scocca arriveranno per migliorare l’efficienza in generale, e porre quindi rimedio a uno dei problemi della F14-T, quello dei trasferimenti di carico, non troppo facili da gestire per i piloti con questa monoposto. I nuovi freni serviranno a migliorare il flusso e, per Montreal in particolare, avranno un sistema di raffreddamento più efficiente considerate le alte temperature richieste all’impianto frenante da una pista come quella canadese. Infine ci saranno le novità meno visibili ma al tempo stesso più importanti, quelle relative alla power unit: anche grazie a una nuova miscela della Shell, l’obiettivo è riuscire a sfruttare pienamente lo Mgu-H.
A questo punto la domanda è: saranno sufficienti questi interventi per far avvicinare la Ferrari a Mercedes e Red Bull, per cercare di volgere al meglio una stagione nata male? Le risposte ce le darà solo Montreal, dove, comunque, le W05 arrivano ancora una volta con i favori del pronostico insieme a due piloti che stanno entrando nel vivo del loro duello. Lewis e Nico, ufficialmente, hanno fatto la pace, con tanto di foto postata da Lewis sui social network che li ritrae in gioco da ragazzini. La verità però è un’altra: qui c’è in ballo un titolo mondiale e anche se (come ci auguriamo) la loro amicizia non verrà rovinata, in pista non ci potranno essere favori.