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Chiamatelacome volete. Crisi, bufera, emergenza, più semplicemente un momento difficile. Oppure fulmine a ciel sereno, se volete riferirvi alla fresca uscita di scena di Stefano Domenicali. Chiamatelo come volete, questo periodo della Ferrari, tanto qualsiasi forma gli diate la sostanza non cambierà: la Ferrari è in piena difficoltà.
Perché in questi giorni, al di là delle vicende che hanno riguardato il cambio nella direzione della gestione sportiva, è passato - erroneamente - in secondo piano il fatto che la Ferrari, dopo un inizio molto difficile, abbia completamente “steccato” i due giorni di test in Bahrain, dove Maranello era andato pieno di speranze uscendone invece molto deluso per una sessione, soprattutto quella del secondo giorno, in cui non si è girato tanto, e di conseguenza si è anche potuto migliorare ben poco.
Così, con queste premesse, sarà difficile vedere una F14-T competitiva nel prossimo Gp di Shanghai, dove la vittoria potrebbe di nuovo essere un duello tutto in casa Mercedes. Al momento le W05 di Hamilton e Rosberg sembrano troppo superiori a chiunque per poter essere impensierite, da qualsiasi altra scuderia. I piloti delle Frecce d’Argento hanno quindi un’altra occasione per aumentare ancor più il loro bottino, che nella classifica Costruttori li vede già a quota 111 punti, ben 67 lunghezze in più sulla seconda, la sorprendente Force India. Un abisso se si pensa che sono state disputate sole tre gare. Le Mercedes al momento sono forti in tutto, che sia giro singolo o passo gara, o, per quanto riguarda la macchina, unità motrice, aerodinamica e tutto il resto.
Probabilmente dunque sarà sì un Gp aperto, ma solo tra i due galletti Mercedes. Mentre dietro, potremmo vedere qualsiasi macchina. C’è la Force India, incredibilmente seconda forza iridata, c’è la Red Bull, che ha dimostrato, soprattutto con Ricciardo, di essere ancora una vettura competitiva, e poi ci sono le Williams, alle quali l’unica cosa mancata in Bahrain è stato un atteggiamento “gentile” con le gomme, che ha pregiudicato un potenziale podio. E proprio la strategia legata alle gomme (Medium e Soft in Cina) potrebbe essere la chiave per trovare un qualcosa in più, su una pista dove i pneumatici sono molto sollecitati, sia per le frenate, in particolare quella della curva 14, sia per le spinte laterali, come nelle curve 2 e 3 oppure le 7 e 8. Ferrari o non Ferrari dunque, speriamo che questa “Formula Consumo”, dopo le prime critiche, possa definitivamente dimostrare di essere quella vista in Bahrain.