F1, guarda lo speciale: classifiche, notizie, calendario e dirette
Difficile dire se l’affluenza sia come ai bei tempi di Schumacher, ma senza dubbio il calore è lo stesso per un pubblico che si ritrova a coccolarsi un altro campione assoluto dopo l’indimenticato Michael. Il boato che ha accompagnato l’arrivo sul traguardo fa capire quanto i tifosi tedeschi amino Sebastian Vettel, il loro nuovo campione.
Per la prima volta in carriera il pilota di Happenheim ha vinto il Gp di casa, vivendo quello che si era sognato per tanto tempo ma che non era mai riuscito a realizzare prima. Ha vinto dopo una gara difficile da interpretare, per via delle varie strategie adottate dai diretti rivali. La Red Bull ha adottato quella più semplice, partire con le gomme più morbide per poi condurre tutto il resto della gara con quelle dure. Scelta che unita al talento di Seb è stata quella vincente: Vettel ha resistito prima a Grosjean, che ad un certo punto era più di una semplice paura, e poi al ritorno di Raikkonen (che aveva gomme più performanti) gestendo con la freddezza e la forza dei campioni. Quella forza che aveva reso Schumacher il beniamino del Nurburgring, il quale da oggi è pronto ad adottare il campione del futuro: Sebastian Vettel.
Niente ha potuto fermare il tedesco, né le rivitalizzate Lotus né tantomeno la strategia Ferrari che alla fine ha fatto molto meno paura del previsto. Le due E21 sono state vicino a Vettel senza però sferrare mai un vero e proprio attacco, la Ferrari invece ha avuto una durata inferiore rispetto alle aspettative delle gomme morbide, ed il mondiale per la Rossa si è complicato ulteriormente. Servono urgentemente sviluppi (che funzionino) per iniziare a recuperare terreno, magari già tra tre settimane a Budapest. Perché il Mondiale è solo a metà e c’è tutto il tempo per recuperare, ma non sperando nelle difficoltà altrui.