F1, Gp Germania: la differenza l'hanno fatta i piloti

Pubblicato il 23 luglio 2018 alle 12:37:00
Categoria: Formula 1
Autore: Matteo Novembrini

Quando le condizioni si fanno critiche, quando conta la finezza, la freddezza e ci vuole quel qualcosa in più, viene fuori il pilota. Ad Hockenheim è venuto fuori Lewis Hamilton, capace di vincere una corsa che sembrava persa, e non Sebastian Vettel, che riesce a perdere una gara che sembrava vinta.

Accade tutto nella fase più emozionante e più complicata del Gp di Germania, quella in cui la pioggia si diverte a mettere scompiglio in pista, innacquando alcune curve per lasciarne completamente asciutte altre. Come se qualcuno si fosse divertito a rimescolare le carte, a dar vita ad un altro finale da tregenda. E' in questa fase che Lewis Hamilton prende in mano le redini del gioco e, aiutato dalle ultrasoft nuove appena messe (le gomme migliori per quel momento, perchè quelle che possono fornire la miglior aderenza), inizia a danzare tra le pozzanghere di Hockenheim, mentre il grande rivale Sebastian Vettel, fino a quel momento tranquillamente al comando della corsa, commette l'errore più grave della sua stagione: sbaglia alla Sachs, finisce a muro e butta via tutto.

In Germania c'è voluto il pilota a fare la differenza, Hamilton l'ha fatta e Seb no. Un errore che non ci voleva da parte del tedesco, che dopo la pole del sabato avrebbe potuto regalare al suo pubblico un'altra grande prova, ed invece il tutto si è risolto con dei pungi del volante ed una parte del circuito, quella di colore Mercedes, che esplodeva sulle tribune mentre le cose andavano a mettersi alla perfezione per Hamilton, che a quel punto ha avuto la grande occasione su un piatto d'argento.

 

 

Dopo una bella rimonta (anche se una volta di più, dopo Vettel in Francia e Lewis in Gran Bretagna, abbiamo avuto la conferma che oggi rimontare con una Mercedes o una Ferrari è tutt'altro che complicato) Lewis così ha avuto nelle cuffie la notizia che avrebbe voluto sentire, ma c'è stato ancora spazio per una mossa decisiva del numero 44: dopo aver visto, in regime di safety car, che Raikkonen non si sarebbe fermato, ha avuto la freddezza insieme al box di restare in pista una volta imboccata la corsia box: un rischio che ha pagato, perchè il ferrarista il giro dopo ha effettuato il suo pit-stop e Lewis si è ritrovato tra le mani la prima posizione. Scampato pure il pericolo penalizzazione, con i commissari che hanno inflitto solo una reprimenda.

A quel punto è servito solo difendersi dall'attacco di Bottas, poco dopo sedato dalla squadra che tutto voleva tranne andarsi a complicare la vita di fronte ad una facile doppietta nella corsa tedesca. Una tappa importante per questo mondiale, se decisiva ce lo dirà solo Abu Dhabi.