Ad un passo dal Paradiso. In che senso? Nel senso in cui avevano parlato Marchionne ed Arrivabene, lo scorso Natale: "Se nel 2015 vinceremo due gare, sarà un successo; se ne vinceremo tre, sarà un trionfo; se ne vinceremo quattro, saremo in Paradiso". Nessuno ci sperava, ma essere arrivati così vicini al Paradiso dopo due terzi di mondiale, permette già di promuovere in pieno la stagione Ferrari.
Adesso però si passa da un toboga ultramoderno ad una classicissima del calendario, il meraviglioso circuito di Suzuka. E per la prima volta in due anni, sotto i riflettori finisce la Mercedes. Ebbene sì, sono i tedeschi a dover fornire il maggior numero di risposte dopo la deludente prova di Singapore. Una tappa troppo strana per la casa della Stella, in difficoltà per la prima volta da inizio 2014. Ancora è presto per creare allarmismo tra Brackley e Brixworth, ma di sicuro serve una reazione perchè ancora risulta inspiegabile una prova del genere.
Ci sono, adesso, tante cose da verificare, anche se sembra molto improbabile che le W06 abbiano perso tutto il loro vantaggio. Suzuka in questo senso offrirà tante risposte, anche perchè è una tipologia di pista completamente diversa. Torneranno le Pirelli Medium e Hard, che le Mercedes riescono a sfruttare meglio, si correrà su una pista con tanti tratti veloci in cui tenere il gas aperto al massimo e con curvoni veloci, in cui conta molto l'aerodinamica, senza quelle curve lente da trazione che pare abbiano messo in crisi la tenuta di strada delle Frecce d'Argento a Singapore.
La Ferrari dal canto suo sarà più sulla difensiva, per gli stessi motivi per cui in Giappone è favorita la Mercedes. Le qualità delle PU saranno più rilevanti che a Singapore ed in questo, Monza lo dimostra, i motori tedeschi sono ancora avanti, ed in più ci saranno le due mescole più dure della gamma Pirelli, quelle che la Rossa digerisce meno.
Sulla carta quindi Mercedes in vantaggio, ma mai dire mai. Perchè chissà che qualcuno, dal cielo, non dia una mano alla Rossa. Perchè proprio qui, un anno fa, un ragazzo di nome Jules Bianchi, che la Rossa la sognava ha vissuto gli ultimi istanti della sua vera vita, prima di alcuni mesi di agonia steso in un letto. Un ragazzo che il Paradiso forse lo ha già visto, e che potrebbe tendere quella mano per portarci anche la Ferrari. La sua Ferrari.
IL CIRCUITO Il tracciato di Suzuka è certamente uno dei più belli del calendario, amato da molti piloti. Qua si sono scritte tante pagine indelebili della storia della F1, come gli incidenti tra Prost e Senna nell'89 e nel '90 oppure come la vittoria del titolo di Michael Schumacher nel 2000. La pista giapponese, che misura 5807 metri e conta 17 curve, può vantare alcune delle curve più belle del campionato come la Spoon Curve o la 130R, mette molto a dura prova le gomme, proprio per le elevate accelerazioni laterali (la 130R, una piega verso sinistra da affrontare a massima velocità, ha l'accelerazione laterale continua più elevata del mondiale), ed è per questo che la Pirelli ha scelto di portare le gomme più dure.
ALBO D'ORO Il re del circuito di Suzuka è Michael Schumacher, che in Giappone ha trionfato per 6 volte. Dietro di lui, a quota 4, troviamo Sebastian Vettel, mentre con due vittorie abbiamo Berger, Senna, Damon Hill e Mika Hakkinen. Tra i piloti in attività, un successo per Raikkonen, Alonso, Button ed Hamilton. Per quanto riguarda i team, 7 vittorie a testa per Ferrari e McLaren, 4 per Red Bull, 3 per Williams e Benetton ed una per Renault e Mercedes.