Ci sono tutti gli altri, con i loro problemi, tra una Ferrari che ancora non riesce a sfruttare al meglio le gomme ed una Red Bull che vorrebbe maledettamente un motore più potente per poter essere sempre lì davanti, e non solo quando la pista è favorevole al loro telaio; e poi ci sono loro due, Lewis Hamilton e Nico Rosberg, protagonisti di una guerra a parte, imprendibili per chiunque, una guerra in cui nessuno potrà inserirsi.
L'Austria ha regalato una nuova puntata di un duello sempre più intenso, quello tra i due piloti Mercedes, capaci ancora una volta di venire a contatto in un duello di gara gettando al vento l'ennesima doppietta, come in Spagna e come probabilmente in Canada. Ma il bello è che nonostante tutto la Mercedes è stata la scuderia a fare più punti di tutti a Spielberg, segno di come ormai, l'avversario più temibile per la Mercedes, è la Mercedes stessa. La gestione dei piloti sarà la faccenda più delicata di questo mondiale per Toto Wolff e Niki Lauda, perchè al momento nessuno sembra in grado di poter dare seri problemi all'armata tedesca. Di sicuro sarà interessante vedere l'approccio dei due piloti al prossimo Gp, quello di Silverstone, in cui Hamilton correrà in casa e avrà oltre al pubblico anche una spinta emotiva in più per accorciare ancora il divario in classifica da un Rosberg forse anche troppo ingenerosamente contestato per l'episodio del Red Bull Ring.
Oltre alla Mercedes anche la Ferrari deve guardarsi dentro, ma per motivi ben diversi. Lo scoppio della gomma di Vettel ha evidenziato come l'utilizzo dei pneumatici sia un qualcosa di difficile sulla SF16-H, progetto complicato che richiede parametri funzionali molto ristretti e quindi una maggior sensibilità alle temperature ed alla pressione delle gomme. Mentre Ferrari e Pirelli indagano, c'è da dire che la W07 di Hamilton è stata in grado di gestire molto bene per 22 giri le Ultrasoft (con ampio merito del pilota, questo va detto), mentre Raikkonen, che aveva le Supersoft (una mescola che quindi dovrebbe garantire una minore usura a parità di chilometri percorsi) ha dovuto fermarsi appena un giro dopo con le gomme molto usurate, segno di come sulla Ferrari i problemi con le gomme siano notevoli: la Rossa fatica a mandare i pneumatici in temperatura sul giro secco ma sulla distanza ha una usura peggiore: una delle condizioni più sfavorevoli che ci possano essere.
Detto questo, la Ferrari va a Silverstone per inseguire un successo che sarebbe fondamentale, più per il morale che per una classifica ormai molto complicata. Anche in Inghilterra la gestione delle gomme sarà fondamentale, così come il comportamento della vettura su una pista veloce ma che al tempo stesso richiede un'efficienza aerodinamica elevata. Per questo sia Red Bull che Williams possono essere delle minacce per la Rossa, nonostante l'obbiettivo resti prendere le Mercedes piuttosto che guardarsi le spalle. Ci vorrebbe l'ennesimo bisticcio tra Hamilton e Rosberg, ma sperare nelle sfortune altrui non era nelle ambizioni di una Ferrari che puntava ad essere la prima della classe per propri meriti.
Il circuito
Pista storica quella di Silverstone, perchè è stato proprio su questo pista che nel 1950 ha avuto inizio la storia della F1. Ricavato da un vecchio aeroporto, la pista di Silverstone ha subìto varie modifiche negli anni ma ha sempre mantenuto la caratteristica di essere una pista veloce, sia per i rettilinei che per le curve da affrontare ad alte velocità di percorrenza, e per questo l'aerodinamica è un fattore fondamentale per andare forte su questo tracciato. Inoltre, Silverstone, con il pazzo meteo inglese, spesso ha regalato gare caotiche proprio per la repentinità con cui possono cambiare le condizioni climatiche durante prove e gara.
Albo d'oro
A Silverstone il re è Alain Prost, che su questa pista ha colto 5 vittorie. Dietro di lui Jim Clark, Michael Schumacher e Lewis Hamilton, tutti a quota 3. Tra i piloti in attività due successi per Alonso ed uno a testa per Raikkonen, Vettel e Rosberg. Tra i team 13 vittorie Ferrari, una più di McLaren, mentre la Williams è a quota 8, e Lotus, Red Bull e Mercedes tutte a quota 3.