L'antipasto è stato gustosissimo, ma la portata che conta arriva ora. Monza, la casa della Velocità, è pronta a tingersi di rosso per diventare la casa della Ferrari in un fine settimana molto importante, dove la Ferrari vuole bissare il successo di Spa.
Sarà una Ferrari all'attacco Prima di tutto, guai a farsi facili illusioni. Battere la Mercedes è difficile e lo sarà fino ad Abu Dhabi. Lo ha voluto ribadire in conferenza stampa anche Sebastian Vettel, quando ha affermato che forse si sta un po' esagerando nel dire che la Ferrari è nettamente superiore alla rivale argentata. La differenza è minima tra le due e per questo l'assalto all'iride resta molto, molto complicato. Però c'è anche un lato positivo e lo si trova principalmente in un motore (senza tralasciare l'eccezionale lavoro sul telaio della SF71-H) che alla sua terza versione, a Spa-Francorchamps, ha dimostrato di essere al top, cosa che fa ben sperare per Monza, dove la Ferrari va all'attacco spinta da un pubblico che in Lombardia sarà caldissimo. Prima di tutto non si dovrà commettere errori, specie quelli di disattenzione che hanno distrutto le qualifiche di Raikkonen (pagato poi a caro prezzo al via), e fatto questo la Ferrari spera in un fine settimana lineare per poter esprimere tutto il suo potenziale. Il successo a Monza manca dal 2010, per Vettel invece dal 2013 quando era in Red Bull: alla quarta partecipazione in Italia con i colori Ferrari, vuole sperimentare quella sensazione di far trionfare il Cavallino sulla pista di casa.
Mercedes non molla Per la prima volta in cinque stagioni, Mercedes potrebbe avere un avversario all'altezza nella tappa monzese, ma a Brackley e Brixworth non si perdono d'animo. Vero che la Q3 a Spa è stata disputata sotto la pioggia, ma è anche vero che con l'asciutto le W09 non erano lontane, ed Hamilton si sarebbe giocato ugualmente la pole. Riparte da queste convinzioni la Mercedes, che si augura di guastare la festa in casa della Rossa, restituendo il favore dopo la sconfitta di Silverstone. E per difendere un alloro che può finire nuovamente in mano a loro.
Il circuito Lo chiamano il “Tempio della velocità”, e per capire il motivo basta conoscere il disegno della pista. Monza è il circuito con la media oraria più veloce, e ci sarà da osservare fino a quale velocità, con le power unit di quest'anno, potranno arrivare le attuali vetture. Lunga 5793 metri e con 11 curve (questo il conteggio ufficiale, ma in pratica sono meno perchè ci sono due chicane e la Ascari che sono tre curve una dietro l'altra), dal 1950 ad oggi Monza è sempre stata presente nel calendario tranne nell'edizione del 1980, quando il Gp d'Italia, unico caso nella storia da quando è nata la F1, fu spostato ad Imola.
Albo d'oro Il più vincente di sempre a Monza è Michael Schumacher, che per cinque volte è salito sul gradino più alto del podio in Brianza. Ad un passo da lui Lewis Hamilton, con quattro, poi a quota tre vittorie troviamo tanti piloti, ovvero Piquet (che ha vinto tre volte a Monza e nell'80 ad Imola, quindi per lui le vittorie al Gp d'Italia sarebbero quattro), Fangio, Moss, Peterson, Prost, Barrichello e Vettel. Due invece i successi per Alonso, l'unico tra i piloti in attività oltre ad Hamilton e Vettel ad aver vinto a Monza. Tra i team, 18 vittorie per la Ferrari (nessuna squadra ha mai vinto così tanto sulla stessa pista), davanti a McLaren, con 10 vittorie, poi Williams e Mercedes a 6, Lotus a 5. Due vittorie per parte per Renault e Red Bull.