F1, Gp Italia: la presentazione

Pubblicato il 3 settembre 2014 alle 10:45:41
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

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E adesso, cosa accadrà? Prima o poi doveva succedere, ed a Spa è  successo. Il vulcano è ufficialmente esploso, ed anche la Mercedes, che sembrava inavvicinabile, si scopre umana ed inizia ad avere paura.
Era Incredibile pensarlo solo due Gp fa, ed invece adesso la situazione è molto diversa. Non per quanto riguarda la superiorità delle W05, ancora in buona parte irraggiungibili, ma per gli scenari di un campionato ora molto caldo: Rosberg ed Hamilton sono ai ferri corti, e la squadra deve gestire una situazione molto difficile per non compromettere come avvenuto in Belgio vittorie e doppiette facili. Perché anche il team anglo-tedesco ora deve guardarsi le spalle da un Ricciardo che a poco a poco sta iniziando a crederci. I punti di distacco restano tanti, ma nessuno può sapere come andrà fino alla fine, primo perché le Mercedes non sono veloci quanto affidabili, secondo perché il punteggio doppio dell'ultima gara ad Abu Dhabi può serbare veramente un colpo di scena.

Così si va a Monza in una situazione caotica, come mai era avvenuto prima in questa stagione. Viene da pensare, anche se a Brackley non lo ammetteranno mai, che nella discussione interna avvenuta in casa Mercedes si possa aver pensato di "risarcire" Hamilton (perché Wolff e compagnia sono dell'idea che le responsabilità dell'incidente siano di Rosberg) in terra brianzola: in pratica, sarebbe chiedere a Nico di farsi da parte e non ostacolare il compagno, almeno nel week-end italiano, in modo da rendere meno pesante il ritiro di Lewis in Belgio, questo anche per riallacciare un po' i rapporti tesi con l'inglese, il quale si sente sempre più "fregato".

Considerazioni iridate a parte, è doveroso, almeno per Monza, parlare adeguatamente della Ferrari. La Rossa a Spa non è andata malissimo, così come in Ungheria, e questo fa capire che pur se in piste diversissime, il Cavallino si è un po' ripreso, anche se il gap dai primi resta importante. A Monza, pista di motore, l'handicap prestazionale della power unit si farà sentire, ma comunque ci sono le premesse per sperare in una Ferrari non troppo deludente. In fondo, a Monza la Ferrari è sempre riuscita a trovare quel qualcosa in più che le ha permesso di compiere imprese uniche e leggendarie. Nel 1988, quello che doveva essere un assolo McLaren, si trasformò in una trionfale doppietta Ferrari, che arrivó poche settimane dopo la scomparsa di Enzo Ferrari. Chissà che anche stavolta non arrivi qualche manna dal cielo...