Per i tifosi italiani non c'è niente di più bello che sedersi su una delle tribune del circuito di Monza. Un luogo mitico, leggendario, la pista più veloce del calendario, quella in cui si inizia ad esultare per la Ferrari sin dalle prove libere. La pista storica chiamata “Il tempio della velocità”.
L'appuntamento di Monza è uno di quelli fissi per la Formula 1, tanto amato dalla Ferrari e dai tifosi italiani ma anche da molti altri appassionati. Il rischio - concreto quanto impensabile - è che però questa sia l'ultima gara che si correrà nel suggestivo autodromo brianzolo. "Spero che non si perda Monza, ma c'è una concreta possibilità che questo accada" aveva tuonato nei giorni scorsi il boss del circus Bernie Ecclestone infastidito dalla diatriba sul rinnovo del contratto che va avanti da troppo tempo.
Sarebbe un peccato. E non solo per tutti gli italiani, ma anche per quei piloti che con il tricolore non hanno proprio niente a che fare ma che comunque sono e restano affascinati dal tracciato. Lo stesso che, dopo una breve parentesi in cui anche sul circuito più veloce del Mondiale si vinceva con l'efficienza aerodinamica, è tornato ad essere il banco di prova per eccellenza dei motori. Pardon, delle power unit. Ed è per questo che per il Gp d'Italia, con le versioni 2015 delle PU, si attendono velocità di punta elevatissime, le più alte dai tempi dei V10.
Cosa che mette tutti i motorizzati Mercedes in una posizione privilegiata, data la superiorità dei motori tedeschi. Quindi, dietro le Mercedes, che partono ovvviamente da favorite, sarà interessante vedere se Rosberg (divenuto neo-papà la scorsa domenica) tirerà fuori gli artigli per contrastare un Hamilton in fuga). Lecito inoltre aspettarsi una bella lotta per il podio, con Williams, Lotus - reduce dal podio di Grosjean - ed anche Force India pronte a giocarsi le loro carte.
Ma può la Ferrari sentirsi battuta nella gara di casa? Ovviamente no. In primis per tutto il supporto del pubblico che troverà, ed inoltre perchè è previsto il debutto della nuova power unit, per la quale si spenderanno 2 dei 7 gettoni ancora a disposizione. “Non parliamo di motorone”, aveva tuonato Maurizio Arrivabene in Belgio, giusto per non creare troppe illusioni. Ed è giusto così, perchè sarà sì un motore nuovo ma di sicuro non performante quanto quello Mercedes, dato che si attendono sviluppi anche sul motore tedesco. Basterebbe recuperare qualche cavallo, sarebbe importante per capire che la direzione dello sviluppo è quella giusta. Ed anche solo impensierire le Frecce d'Argento, su una pista che le vede grandissime favorite, sarebbe ottimo. Far risuonare invece l'inno italiano in tutto l'autodromo, al momento sembra solo un sogno.
Il circuito
Storica ed unica, la pista di Monza si è sempre contraddistinta per le sue poche curve, i suoi lunghi rettilinei e le sue altissime velocità di punta. Non a caso qui le medie orarie sul giro ed in gara sono le più alte, ed è qui che le F1 raggiunsero la velocità di punta più alta della storia: 372 km/h, toccati da Montoya in prova con la sua McLaren nel 2005 . Lunga 5793 chilometri, conta 11 curve, tra cui la chicane della Roggia, la variante Ascari e la Parabolica.
Albo d'oro
Nessuno a Monza ha mai vinto quanto Michael Schumacher, vittorioso in terra brianzola per 5 volte. Dietro di lui, tutti con 3 vittorie, abbiamo Fangio, Moss, Peterson, Prost, Piquet, Barrichello e Vettel. Tra i piloti in attività contiamo anche due vittorie per Alonso ed Hamilton: Kimi Raikkonen, invece, non è mai riuscito a salire sul gradino più alto del podio. Tra i team, 18 successi per la Ferrari, poi McLaren con 10, Williams con 6, Lotus con 5, 3 per Mercedes, 2 per Red Bull ed una per Toro Rosso.