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Lewis Hamilton 10
Si prende quello che gli era stato tolto in Australia, e oggi se la gode. Fortissimo per tutto il week-end, annichilisce la concorrenza (Rosberg compreso) prendendosi pole, vittoria e giro veloce. La Mercedes vola, lui è un talento. Un’accoppiata del genere non può che puntare al mondiale.
Nico Rosberg 8
Dopo la gloria di Melbourne esce ridimensionato dal Gp di Sepang, per merito di un Hamilton che stavolta è imprendibile anche per lui. Resosi presto conto della superiorità del compagno, si limita a gestire Vettel per assicurarsi un 2° posto che gli permette di restare in testa al mondiale.
Sebastian Vettel 8
Non sorrideva dall’inizio di febbraio, quindi vedere soddisfazione sul suo volto sul podio è un sintomo assolutamente positivo per la Red Bull, che dopo un incubo durato oltre un mese adesso è la seconda forza del campionato. E con Seb, che per un momento voleva attaccare Rosberg, mai dire mai.
Fernando Alonso 8
Il passo gara visto al venerdì aveva illuso che la F14-T potesse essere più vicina a Mercedes e Red Bull, ma la gara ha dimostrato che non è così. Ovviamente è deluso (rimedia 35”9 di distacco dal primo), ma il suo voto se lo guadagna col giro in qualifica, dove con una macchina rimessa in sesto alla meno peggio aveva chiuso a pochi centesimi da Rosberg.
Nico Hulkenberg 8
Tenta una strategia alternativa con una sosta in meno, con la quale è andato vicino al 4° posto. Dimostra ancora una volta quanto vale, è l’unico della “serie B” che riesce a stare tra i primi, quindi tanti complimenti sono quelli che gli spettano.
Felipe Massa 7
“Bottas is faster than you”. Un dejavù che gli fa rivivere un incubo, ma stavolta non demorde e si tiene dietro il compagno di squadra. Essere alla seconda gara e ricevere un messaggio del genere per far passare uno che ha dieci stagioni in meno di esperienza non deve essere bello. Per il resto, buona gara, dove chiude 7° dopo essere partito sei posizioni indietro.
Daniel Kvyat 7
Un altro punticino per lui, che chiude ancora una volta a punti dopo Melbourne. Ha stabilito il record di precocità per quanto riguarda il prendere punti in F1, e questo è sicuramente un vanto che gli deve dare la spinta per migliorarsi ulteriormente. Anche se per adesso va più che bene.
Romain Grosjean 7
Fa un mezzo miracolo portando la Lotus innanzitutto al traguardo e poi in 11° posizione. Sfiorare di pochi secondi la zona punti con la E22 è un grande risultato, che dimostra come a poco a poco ad Enstone stiano lavorando per rendere affidabile e veloce la vettura.
Kimi Raikkonen 6
E’ andato veloce nelle libere, ovvero quando non contava. La pioggia lo sorprende in qualifica, mentre in gara è sfortunato e deve rimontare dopo la foratura. Chiude vicino alla zona punti, peccato perché avrebbe potuto finire molto più avanti del 12° posto.
Kevin Magnussen 5
La sua gara non è esaltante come quella di Melbourne, ed oltre a rovinare la corsa di Raikkonen (sicuramente involontariamente) rovina un po’ anche la sua, rimediando uno stop and go di 5”. Peccato, ma è tutta esperienza che metterà sulle spalle.