F1, GP Malesia: presentazione, circuito e albo d'oro

Pubblicato il 28 settembre 2016 alle 09:18:26
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

Dite la verità, non ve lo aspettavate. Un Rosberg così dopo la pausa estiva, in grado di passare dal -19 al +8 nello spazio di appena tre gare, probabilmente non se lo aspettava nessuno. Tre successi uno più importante dell'altro per tornare ad essere al comando, nel volatone finale di questo 2016 fin qui non avaro di sorprese. Dopo la mazzata che Nico aveva subìto ad Hockenheim, nel Gp di casa, la mente era volata alla passata stagione, con Hamilton leader indiscusso di un mondiale che era finito con qualche appuntamento di anticipo.

Diamo merito a Rosberg di aver reagito, di aver sfruttato disgrazie (cambio motore a Spa) ed errori (partenza a Monza) altrui per poi piazzare un fine settimana da paura a Singapore e per aver dato nuovamente linfa ad un duello che in tanti hanno considerato chiuso troppo presto. Questo non vuol dire che Nico ce la farà, perchè con Hamilton inizi a perdere proprio quando inizi a sottovalutarlo, ma almeno arriviamo al doppio appuntamento Malesia-Giappone con un mondiale più acceso che mai.

Si corre sul circuito che lo scorso anno rappresentò la prima giornata di gloria per Vettel in Ferrari, con il successo inaspettato alla seconda gara del campionato. Successo che per arrivare di nuovo avrebbe bisogno di ben più di una safety car come avvenuto l'anno passato, perchè l'attuale Ferrari, su una pista che privilegia stabilità in frenata, efficienza aerodinamica e potenza del motore, parte già sapendo di dover inseguire una W07 che sarà anche in Malesia la macchina di riferimento. Le incognite, come sempre avviene nella terra di Sandokan, non mancano: detto dei monsoni, sempre pronti a scatenarsi a Kuala Lumpur, ci sarà da verificare il nuovo asfalto (tenuta del manto nuovo, livello di usura, e aggiustamenti al setu-up su un tracciato che con il rifacimento della pista dovrebbe aver diminuito le varie sconnessioni presenti in passato) e il degrado delle gomme, con Pirelli che porta Hard, Medium e Soft, con le prime che tornano dopo un po' di tempo e il cui utilizzo sarà obbligatorio almeno per uno stint in gara, e visto che è probabilmente il pneumatico su cui i team hanno meno informazioni, le libere saranno fondamentali per capire il comportamento di questa mescola. La situazione sul fronte gomme è questa: Ferrari e Mercedes si presentano con 7 treni di Soft, contro i 6 della Red Bull, che a Sepang spera di sfruttare al meglio la sua grande efficienza aerodinamica (sarà un cliente molto difficile per la Ferrari), che opta poi per 3 treni di Hard e 4 di Medium; scelte diversificate invece per gli altri due top team, in quanto Hamilton e Raikkonen scelgono 3 set di dure e 3 di medie, mentre Vettel e Rosberg porteranno in pista 2 soli treni di dure e 4 di medie.

 Il circuito
Il circuito di Sepang, situato a breve distanza dalla capitale malese Kuala Lumpur, è uno dei circuiti moderni più belli ed interessanti, molto apprezzato dai piloti, il che lo rende uno dei più riusciti dall'architetto Herman Tilke. La pista, che misura 5543 metri e conta 15 curve, ospita un Gp che dopo vari anni torna ad essere inserito in calendario nella parte finale della stagione, cosa avvenuta nelle prime due edizioni (1999 e 2000) di questo Gp.
Albo d'oro

Sebastian Vettel è il pilota più vincente di sempre a Sepang, dall'alto delle sue 4 vittorie, dopo aver scalzato con il successo del 2015 Michael Schumacher e Fernando Alonso, fermi a quota 3. Tra i piloti in attività due trionfi per Raikkonen ed uno a testa per Hamilton e Button, con quest'ultimo che domenica festeggerà il 300° Gp della carriera. Per quanto riguarda i team, 7 vittorie Ferrari, 3 Red Bull, 2 McLaren e Renault, 1 Williams, Brawn Gp e Mercedes.