F1, le pagelle del GP Messico
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Lewis Hamilton 10
Potevano fargli fare un copia e incolla da Austin, tanto non sarebbe cambiato niente. Partenza dalla pole con l'unico brivido del lungo alla prima curva, poi una semplice e presumibilmente noiosa gestione di una corsa mai stata in dubbio, neanche sabato. Ha pareggiato il conto delle vittorie nei Gp di Prost, vorrebbe uguagliarlo anche nel numero dei titoli mondiali.
Sebastian Vettel 9
E ora sì che si rivede il quattro volte campione del mondo. Peccato per i tanti giri persi dietro a Massa, ma quando Felipe va ai box sale in cattedra lui e probabilmente è il migliore in pista: tira fuori tutto l'orgoglio che ha, spinge, attacca Verstappen e si difende con Ricciardo, e quella frenata con Daniel a ruote fumanti ha fatto vedere quanto oggi volesse quel podio. Carattere e cuore, così si fa.
Nico Rosberg 8
Dopo un rientro dalle vacanze estive all'arrembaggio ora sta facendo la formichina, e non c'è minimamente da meravigliarsi. Di brividi ne passa anche lui, due volte con Verstappen, al via e poi a corsa inoltrata quando vede arrivare a fionda l'olandese alla sua sinistra, ma per sua fortuna tanta paura e niente più. Se vince in Brasile chiude il conto.
Daniel Ricciardo 8
Coraggioso nel tentare subito l'azzardo al primo giro, tenace nel gestire le gomme medie per tanti giri nella fase centrale, poi mette le morbide ed è una rincorsa ad un podio che non arriva per poco, almeno ha avuto il coraggio di giocarsela con una strategia alternativa in una domenica che su questo fronte alla vigilia pareva essere piatta.
Nico Hulkenberg 7
Un ottimo fine settimana, con il gran quinto tempo in qualifica ed una corsa domenica fatta di grande intensità, ci ha provato a tenersi dietro Raikkonen, non è andata bene ma alla fine arriva comunque un buonissimo 7° posto. Libero da qualsiasi pensiero e si vede, regola il beniamino di casa Perez che sembrava dovesse far di lui un solo boccone.
Felipe Massa 7
Ormai mancano soli due Gp al termine della sua carriera in F1, ma anche oggi dimostra che sa ancora guidare e che quando c'è da staccare al limite, lui lo fa. Si difende alla grandissima nel confronto con Perez, che e prova tutte per passarlo ma che alla fine deve rassegnarsi ad arrivare nei suoi scarichi. Ci mancherà.
Kimi Raikkonen 6
L'idiosincrasia per le gomme medie su questa pista è allucinante, non riesce mai a sfruttarle appieno ed infatti tenta una seconda sosta riparatrice che però porta ben pochi benefici, e lo costringe a pensare al solo Hulkenberg, con cui rischia il contatto per poi passare. Oggi però Seb non era alla sua portata, migliore nel passo e nell'utilizzo delle gomme.
Sergio Perez 5
Ci si aspettava di più da lui, ed è probabile che anche lui si aspettasse di più da se stesso e da questa gara. In qualifica resta fuori dal Q3, così la sua corsa nel suo Messico si complica, e termina quando si ritrova negli scarichi di Massa: gli avrà imparati a memoria, dopo tutti quei giri alle spalle della Williams...
Max Verstappen 4
E' un fenomeno e su questo non ci piove, così come non ci piove sul fatto che in tante gare spesso soporifere sia l'unico a vivacizzare un po' l'azione in pista, e siamo tutti d'accordo che con venti Verstappen in pista la F1 sarebbe certamente più divertente. C'è però un limite e questo limite si chiama rispetto delle regole e degli avversari. Capito questo, nessuno ce l'avrà più con lui, può starne certo.
Haas 4
Il tonfo in Messico è stato di quelli grossi, la mancanza di competitività è stata assoluta, soprattutto in gara, in cui Grosjean e Gutierrez sono impotenti di fronte ad una situazione più grande di loro. 19° il messicano e 20° il francese, l'unica vettura che finisce dietro ai due è la Manor di Ocon, non serve aggiungere altro.