Vince Lewis III, e fine dei giochi per questo 2015. Il mondiale non ha più nulla da dire, almeno per quanto riguarda l'assegnazione dei due titoli annuali, in quanto con la vittoria di Austin Lewis Hamilton ha portato a casa il terzo titolo della carriera, il secondo consecutivo, dopo che due settimane prima in Russia la Mercedes aveva matematicamente conquistato il campionato Costruttori.
E così si va al prossimo appuntamento “spensierati”, al punto giusto per goderci il ritorno ufficiale del Messico in Formula 1. Dopo 23 anni (l'ultimo Gp del Messico risale al 1992, e in quell'occasione Michael Schumacher ottenne il primo podio della carriera), infatti il Circus torna a correre nella terra di... Speedy Gonzalez, il topolino più veloce del mondo, tanto per rimanere in tema di velocità, e lo fa sulla stessa pista (ma rinnovata) di Città del Messico, quella dedicata alla memoria dei fratelli Rodriguez. Tutto nuovo, impianto ed asfalto, pronto per salutare con entusiasmo il ritorno messicano in F1. Sarà certamente una gara interessante, per il semplice motivo che nessuno qui ha dei riferimenti, e quindi sarà importante girare il più possibile nelle libere, per familiarizzare al massimo con il circuito e scegliere gli assetti giusti, che si potranno solo azzardare con il lavoro al simulatore. Dando un rapido sguardo al layout della pista, si nota che la pista messicana è una pista veloce, con il rettilineo principale molto lungo ed altri due allunghi importanti, il tutto raccordato da una serie di curve ad “esse” dove è importante avere un buon bilanciamento. Non essendo curve troppo veloci, sarà importante avere anche una buona trazione in uscita, sia per essere rapidi nell'uscita di curva sia per non usurare troppo i pneumatici. Viene quasi spontaneo mettere le Mercedes nella cesella dei favoriti, ma nessuno potrà dire quali saranno i reali valori in campo fino a quando le vetture non scenderanno in pista. Un motivo in più per seguire questo Gp del Messico.
Il circuito
Dedicato alla memoria degli sfortunati fratelli Ricardo e Pedro Rodriguez, il circuito che ospiterà la 17esima tappa del mondiale 2015 sarà quello, appena ristrutturato, che sorge a Città del Messico. La pista messicana misura 4421 metri e conta 16 curve, compresa la bellissima “Peraltada”, un lungo tornante verso destro che immette sul rettilineo principale. La particolarità di questa pista è che, trovandosi a 2300 metri di quota, la rarefazione dell'aria è un parametro da tenere in considerazione per questo Gp, per l'aerodinamica ma soprattutto per il motore.
Albo d'oro
L'albo d'oro dei vincitori del Gp del Messico è molto vario, sia per i piloti che per le squadre. Gli unici ad aver colto due successi a Città del Messico sono Jim Clark, Nigel Mansell ed Alain Prost, mentre Gurney, Ginther, Surtees, Graham Hill, Hulme, Ickx, Berger, Senna e Patrese sono tutti a quota uno. Tra i team, i più vittoriosi sono Lotus, McLaren e Williams, a quota 3 vittorie, mentre se ne contano due per la Ferrari ed una per Brabham, Honda, Cooper e Benetton.