F1, Gp Monaco: la presentazione

Pubblicato il 19 maggio 2015 alle 14:49:51
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

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Quando dici Monaco a tutti viene in mente la moda, le sfilate, il glamour, i panfili e i vip, ma se dici Monaco ad un appassionato di motori e Formula 1 a lui verrà a mente tutt'altro. I muretti, la Rascasse, il tunnel, il Casinò e quegli eroi che portano le loro macchine a 300 all'ora su un circuito cittadino sfiorando continuamente i guard-rail.

Il Gp di Montecarlo, si sa, non è come gli altri. Troppo atipico, troppo unico nel suo genere per poter essere paragonato a qualche altra corsa. Piaccia o no, questo è un circuito unico. Spesso noiosa, a volte soporifera ma qualche volta anche da brividi, la gara che va in scena sulle strade del Principato rappresenta da sempre un'occasione unica. Per tutti. Per chi vuole fare un colpaccio e vincere, per chi vuole mettersi in mostra, per chi di solito sta in fondo e sogna di strappare un punticino, consapevole che poche altre piste offrono questa opportunità, proprio come il povero Jules Bianchi, che continua la sua lotta tra la vita e la morte e che un anno fa riuscì nell'impresa di regalare alla Marussia due punti che si sono rivelati vitali per far proseguire l'esperienza del team. Quindi c'è la Ferrari che vuole fare lo sgambetto alla Mercedes, c'è una Williams che se azzecca la qualifica in prima fila potrà sperare nel primo podio dell'anno, ma ci sono anche illustri (al momento) decaduti, leggi Red Bull e McLaren, che sperano in qualcosa di diverso rispetto alle prime deludenti gare dell'anno.

Le favorite però sono sempre loro, le Frecce d'Argento, e su questo non ci piove. A maggior ragione proprio adesso che in casa Mercedes pare essersi svegliato Rosberg, passato al contrattacco in Spagna e che ora affronta con il morale alle stelle la "sua" gara, quella che lui reputa la corsa di casa forse anche più del Gp di Germania, dato che lui su queste strade ci è cresciuto e ci vive tutt'ora. Il Nico visto in Spagna è stato diverso, ha tirato fuori gli artigli rispondendo ad un Hamilton che era in stato di grazia nei primi 4 Gp della stagione.

La Ferrari non ci sta però a ripetere quanto visto a Barcellona, lasciando che siano le W06 le uniche in grado di farla da padrone. A Maranello stanno preparando con cura il fine settimana monegasco, consci che la differenza a Monaco non la fanno pezzi nuovi o vecchi, bensì la meticolosità con cui si sceglie gli assetti ed il giusto set-up. Servirà però anche tanta trazione, quell'aspetto che ha fatto soffrire le Sf15-T nel terzo settore del Montmelò rispetto alle rivali Mercedes, ma dato che in Bahrain la trazione non aveva dato alcun problema alle Rosse, ci può stare che fosse stata una scelta sbagliata del set-up appunto.

Sarà importante quindi lavorare bene sul minimo dettaglio, sospensioni comprese (l'irregolarità del tracciato cittadino con i suoi alti e bassi può provocare qualche problema ai piloti ed al loro feeling di guida), ed in questo la Ferrari potrebbe essere avvantaggiata se avrà sfruttato appieno le potenzialità del simulatore della Avl che appunto serve a ricreare le sollecitazioni della pista. Sarà un week-end tutto da vivere perchè Montecarlo è anche terra di slot machine e casinò e la sua gara ha spesso rispecchiato nelle sua variabili una vera e propria roulette.

Il circuito
Tracciato che più atipico non si può, la pista di Monaco è la più corta del mondiale (misura appena 3340 metri) e per questo è quella che ha il numero di giri più elevato del calendario, ben 78. Tortuosa, strettissima e difficilissima per i sorpassi, annovera curve mitiche come la Santa Devota, il tornantino ex Loews, il Tabaccaio e la Antony Noghes.

Albo d'oro
Ayrton Senna è il re indiscusso del Principato, dall'alto dei suoi 6 successi in terra monegasca. Dietro di lui, Graham Hill e Michael Schumacher, che a Montecarlo hanno colto 5 vittorie. Tra i piloti in attività si contano due successi per Alonso e Rosberg, ed uno per Raikkonen, Hamilton, Button e Vettel. Tra i team, dominio assoluto McLaren con 15 vittorie davanti alle 8 della Ferrari (che qui non vince dal 2001) ed alle 7 della Lotus. Tre successi a testa per Red Bull e Williams e due per Mercedes.