Averne, di problemi così. In Ferrari non lo dicono ma forse lo pensano, perchè farebbero volentieri a cambio con la situazione Mercedes. Infatti, mentre il Cavallino deve cercare di dare una spiegazione ad un calo di competitività della Rossa quasi improvviso, in casa Mercedes devono coprire un po' di imbarazzo davanti a telecamere e microfoni.
Infatti nel dopo gara di Sochi l'unica preoccupazione per la Mercedes è gestire la situazione dei giochi di squadra di fronte ai media ed evitare di farsi scappare parole su cui poi giornali e tv potrebbero costruire una storia. Ma la realtà è chiara e la Mercedes non la nasconde, anche perchè l'unico a non immaginarsi (o dire di non immaginarsi) un gioco di squadra delle Frecce d'Argento in gara era Valtteri Bottas, a suo dire partito convinto di potersi giocare le sue carte per la vittoria. Ma dopo una stagione spesa a fare il gregario, di certo Mercedes non si mette a farlo duellare con Hamilton proprio nella fase decisiva, soprattutto in una domenica in cui la Ferrari è azzoppata.
Il rallentamento di Bottas e la scenetta sul podio ha ricordato Zeltweg 2002, con Schumacher e Barrichello a vestire i panni che oggi vestono rispettivamente Lewis e Valtteri. L'unica differenza è che Rubens si fece da parte solo sul traguardo, e che, contrariamente a Bottas, accettò davanti a tutti la coppa del vincitore concessagli dal compagno. Oggi come allora, nel gioco di squadra nessun regolamento è stato violato e tutto è perfettamente legale, e nella sostanza è andato in scena quel che nelle corse avviene da sempre. Potremmo discutere sui modi, con Bottas che cerca di rallentare Vettel in pista e poi inchioda per far sfilare Lewis, ma questo è un altro discorso.
Il succo è un altro, ed è che certi giochi di squadra, gestiti in maniera dettagliata, si possono fare solo quando si ha la situazione totalmente sotto controllo. Ed avere la situazione totalmente sotto controllo in F1 vuol dire avere una netta superiorità in pista ed esserne consapevoli. E' questo, più del gioco di squadra in sé, che deve far riflettere: il fatto che la Mercedes può fare giochi di squadra a piacimento. La Ferrari lo sapeva ed ha dato la possibilità a Vettel di mettersi tra le due W09, ma l'illusione è durata un giro, poi Lewis è ripassato davanti ed a quel punto era solo questione di tempo su quando Valtteri avrebbe fatto passare il compagno. Lo sapevano tutti che sarebbe finita così, tranne uno: Valtteri Bottas.