Lewis Hamilton (Mercedes), voto 10
Quattro vittorie di fila, +17 su Rosberg e titolo in mano per quello che oggi è divenuto il pilota inglese più vincente della storia della F1 con i suoi 31 trionfi, eguagliando Nigel Mansell. Una corsa sin troppo facile per lui, che senza più Rosberg a dargli fastidio deve solo portare a casa la macchina.
Mercedes, voto 10
Bastano i numeri per raccontare il dominio di una macchina (e di un motore) fantastici: in 16 Gp sono arrivate 15 pole, 13 vittorie (di cui 9 doppiette), 11 giri veloci e 565 punti su 688 disponibili. La W05 ha dimostrato di poter essere vincente sia involandosi dal via sia quando costretta a rimontare: sarà così anche nel 2015?
Nico Rosberg (Mercedes), voto 9
Si mangia le mani da solo per quella staccata oltre l’ultimo millimetro in cui rischia di rovinare la sua gara. Con una gestione perfetta delle gomme riesce a rimontare fermandosi solo una volta in avvio del Gp, ha fatto un buon lavoro ma l’errore lo ha commesso lui ed Hamilton ora scappa a +17.
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Valtteri Bottas (Williams), voto 9
Vicinissimo alla pole al sabato, coglie un ottimo podio la domenica, dove si prende la soddisfazione di portare a casa il giro veloce. Con una macchina veloce si dimostra nettamente il migliore degli “altri”, e adesso può addirittura insidiare Alonso e Vettel in classifica.
Jenson Button (McLaren), voto 8
E’ una certezza, come al solito. Dopo una fase centrale di stagione difficile, la McLaren si sta riprendendo e lui come a Suzuka fa il massimo, portando a casa un 4° posto d’oro. Ma la domanda ora è un’altra: basterà per tenersi il posto?
Fernando Alonso (Ferrari), voto 7
Con una Ferrari che demoralizzerebbe chiunque ci prova, rimanendo a tiro del podio fino al momento della sosta, poi l’errore ai box gli fa perdere una posizione e lo costringe a guardarsi da Ricciardo fino alla fine. Questa la cronaca di una gara che non lo vede mai protagonista.
Daniel Ricciardo (Red Bull), voto 7
La sua sosta anticipata sorprende un po’ tutti, ma alla fine il risultato non sarebbe stato tanto diverso. Si inchioda alle spalle di Alonso e lì termina una gara in cui la Red Bull non era certamente al top.
Sebastian Vettel 6
L’impressione è che sia diventato il nuovo Webber … Ancora una volta la Red Bull diversifica le strategie e ancora una volta quella più penalizzante è quella che viene affidata a lui. Ma forse non gli importa neanche più di tanto, perché sa già che una storia d’amore valsa 4 titoli è ormai al capolinea.
Kimi Raikkonen 6
Minimo sindacale per lui, come a Suzuka sempre indietro in classifica. Peccato per la partenza in cui viene stretto verso il muro, ma con questa F14-T proprio non si trova ed a questo punto della stagione è anche inutile dannarsi.
Danil Kvyat 5
E’ lui la grande delusione di questo Gp di Russia, capace di una qualifica eccezionale ma anche di una gara scialba in cui ha mostrato il passo del gambero fino allo spiattellamento di una gomma che ha posto definitivamente fine alla vana speranza della zona punti.