Lewis Hamilton, campione in carica e favorito alla vigilia, paga errori e sfortuna. La Ferrari, antagonista principale, si fa male da sola, tra problemi di affidabilità, errori strategici e contatti tra i suoi Vettel e Raikkonen. E così, il terzo incomodo, quello più all'ombra e più sottovalutato prima di Melbourne, Nico Rosberg, va sul velluto e soprattutto in fuga in classifica.
Sul velluto adesso ci va anche la F1. O meglio, la F1 va sul morbido, inteso come tipologia di gomma per il prossimo Gp. Il Gran Premio di Russia, quarto appuntamento della stagione, parte infatti con una “novità”, nel senso di qualcosa non ancora visto prima nelle prime tre corse del mondiale: tutti, ad eccezione delle due Manor, scelgono un unico treno di gomme medie (il minimo imposto dalla Pirelli) per ogni pilota, tutti gli altri treni sono di gomme Soft o Supersoft. Una scelta a dire la verità abbastanza scontata, perchè nelle prime due edizioni del Gp di Russia il circuito di Sochi ha dimostrato di avere un asfalto poco abrasivo, che permette quindi di avere pochi problemi di consumo dei pneumatici anche ricorrendo alle due tipologie più soffici delle gomme scelte dalla Pirelli per questa gara. Questo ridurrà forse la variabilità delle strategie, ma al tempo stesso la pista russa offre buone possibilità di sorpasso, quindi, in caso di valori ravvicinati, il Gp non dovrebbe essere scontato.
La Ferrari, dopo aver portato per la prima volta al traguardo entrambe le vetture in Cina, vuole finalmente concretizzare un potenziale forse ancora in parte inespresso, anche se il circuito di Sochi forse non è il più adatto alle Rosse. Di sicuro poter ricorrere alle gomme più morbide aiuta, soprattutto in caso di poca variabilità strategica, perchè a parità di mescola la SF16-H gestisce meglio le gomme della rivale W07, ancora grande favorita in Russia. I lunghi rettilinei che si avranno a Sochi saranno sicuramente un ottimo banco di prova per i motori, però il tracciato ha anche tante curve ad angolo dove la trazione è fondamentale, quindi è rischioso escludere a priori una Red Bull che ora ha bisogno di conferme dopo Shanghai e che forse sarà la più sorvegliata in Russia dopo l'exploit cinese.
I temi sono chiari e semplici: il periodo d'oro di Rosberg, la voglia di riscatto di Lewis Hamilton dopo un inizio di stagione difficile, il desiderio Ferrari di giocarsi una gara senza problemi, la Red Bull che sogna un nuovo podio. Quattro temi per cui vale la pena buttare un occhio sul prossimo Gran Premio di Russia.
Il circuito
Entrato in calendario nel 2014, il Gp di Russia si disputa sul circuito di Sochi, che si trova nel Sochi Olympic Park, ovvero il complesso che ha ospitato le Olimpiadi Invernali del 2014. Lungo 5853 metri, il tracciato russo conta 19 curve ed è caratterizzato da un elevato numero di curve ad angolo, che richiedono tanta trazione per avere la migliore accelerazione possibile. Molto lungo il tratto che va dall'ultima curva alla curva 2, un tratto che comprende anche la prima curva (una piega verso destra), e sul quale si tiene sempre premuto il gas.
Albo d'oro
Quella del 2016 sarà la terza edizione del Gp di Sochi, quindi è fin troppo facile ricordare l'albo d'oro. In entrambe le precedenti edizioni la vittoria è andata a Lewis Hamilton ed alla sua Mercedes. Mercedes che tra l'altro ha festeggiato a Sochi i suoi titoli Costruttori, vinti sia nel 2014 che nel 2015 proprio in Russia.