F1, Gp Singapore: le pagelle

Pubblicato il 16 settembre 2018 alle 17:37:00
Categoria: Formula 1
Autore: Matteo Novembrini

Lewis Hamilton 10Giro strepitoso al sabato e corsa dominata, con ritmi e e tempi che voleva. L'unico brivido quando i doppiati non danno strada e si trova d'un colpo Verstappen nello specchietto, ma chiude la porta e scappa di nuovo, verso la bandiera a scacchi ma soprattutto verso il mondiale. Periodo da favola, è tutto nelle sue mani.

Max Verstappen 9Prima fila e secondo posto in gara, chiedergli di più francamente è impossibile. Tira fuori gli artigli con Vettel, con Hamilton ha solo una possobilità ma non ci riesce, avrebbe voluto la vittoria ma non c'è niente da fare contro un Lewis così.

Fernando Alonso 8Un colpo di reni dalla mediocrità degli ultimi tempi e va a prendersi un buon 7° posto, il massimo che potesse fare. Bravo a partire con ultrasoft, il ritmo non elevato della corsa lo aiuta e riesce a tornare nei punti.

Valtteri Bottas 7Hamilton fa un altro mestiere rispetto a lui, che però si fa valere, almeno nel difendersi da Raikkonen con una vettura con cui ha dovuto prestare attenzione ai consumi. Guardare gli specchietti è tutto quel che deve fare e porta a casa la quarta posizione.

Carlos Sainz jr 7Parte in sesta fila e chiude 8° come a Monza, buona gara. In questa fase è in crescita, da Spa ad oggi ha portato a casa 8 punti contro un solo punto di Hulkenberg, peccato Renault abbia già deciso di scaricarlo.

Charles Leclerc 7L'unica nota positiva della domenica ferrarista è lui, capace di scattare 13° e di finire 9°, tornando nei punti dopo cinque gare. Bello il sorpasso su Gasly per come lo prepara.

Sebastian Vettel 6Poco da fare. Attacca al via e passa, sbaglia la squadra nelle tempistiche del pit-stop e si gioca la seconda posizione, da lì in poi è una corsa completamente anonima tra ultrasoft da gestire, problemi ai freni e mancanza di prestazione. Scivola a -40, ora è durisssima.

Kimi Raikkonen 6Quinto parte e quinto arriva, nella corsa probabilmente più noiosa dell'anno. Avrebbe il passo per finire davanti a Bottas ma passare al Marina Bay è difficile, così deve limitarsi a guardare gli scarichi di Bottas fino al traguardo.

Daniel Ricciardo 6O undercut o overcut, visto che le gomme erano in buona condizione opta per la seconda, sperando in una safety car che non arriva. Monta le ultrasoft sperando di trovare più prestazione, in effetti il potenziale c'è, ricuce su Bottas e Raikkonen ma non riesce proprio a passare.

Nico Hulkenberg 6Pit-stop troppo anticipato e perde qualche posizione, anche se alla fine chiude nella posizione in cui era partito, decimo. Non una grande prova su una pista su cui la Renault sperava di essere la quarta forza.

 

 

Marcus Ericsson 6Non lontano dalla zona punti, prova una strategia differente che lo aiuta a risalire ma non abbastanza per farlo arrivare in top ten.

Pierre Gasly 6Più che lui delude la Toro Rosso, evidentemente il motore non è poi così chiaramente il punto debole del progetto Str13. Vorrebbe i punti ma è solo 13°, facendo comunque meglio del compagno Hartley.

Lance Stroll 6Le qualifiche avevano fatto capire sin troppo chiaramente che la Fw41 al Marina Bay proprio non va, contrariamente al compagno Sirotkin se ne sta buono, la gara è completamente anonima ma almeno guadagna qualche posizione rispetto al via.

Stoffel Vandoorne 5Alonso è 7°, lui appena 12°. Una buona occasione di finire a punti gettata al vento, e chissà quante altre ne potrà avere da qui alla fine.

Romain Grosjean 5Rischia di essere l'uomo decisivo della domenica quando si ingarella con Sirotkin fino all'ultimo centimetro dimenticandosi di controllare specchietti e bandiere e rischiando così di rovinare la gara di Hamilton. Sacrosanti i 5” di penalità.

Sergio Perez 4Passi per il contatto involontario con Ocon, la squadra sbaglia ad anticipare il pit-stop e lui perde la testa, rifilando una ruotata gratuita a Sirotkin, che stava facendo la sua gara.

Brendon Hartley 4Lontano dalle prestazioni del compagno di colori Gasly, ci vuole altro perm salvare il posto in Toro Rosso. Lo si vede solo quando azzarda un sorpasso su Sirotkin rischiando di finire a muro.

Kevin Magnussen 4Irriconscibile in questa sua parabola discendente, fuori già nel Q1 in qualifica e mai in lotta in gara, chiude 18° uno dei peggiori fine settimana della sua stagione.

Sergey Sirotkin 4Un conto è difendersi, e lo fa bene nei confronti di Grosjean e Perez; un conto è resistere contro ogni logica rischiando di spingere contro il muro un avversario, come invece fa con Hartley. Almeno lo si vede battagliare, anche se alla fine è l'ultimo dei classificati.

Esteban Ocon s.v. (senza voto)Il suo fine settimana finisce alla seconda curva, spintonato direttamente dal compagno Perez. Intelligente a mantenere la calma davanti ai microfoni dicendo di voler prima parlare internamente con il team prima di rilasciare dichiarazioni.