F1, GP Singapore: la presentazione

Pubblicato il 18 settembre 2015 alle 08:00:00
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

Lo hanno capito in tanti, forse tutti. E probabilmente lo hanno capito anche loro, i diretti interessati. Lo ha capito Lewis Hamilton, che il ritiro di Rosberg a Monza ed il momentaneo +53 in classifica pesano come un macigno sulle logiche iridate e si tratta forse dell'allungo decisivo. E lo avrà capito anche Nico, uno troppo intelligente per non rendersi conto che il mondiale, a meno di un suo incredibile contrattacco, assomiglia molto ad un miraggio per lui.

La Formula 1 però è troppo imprevedibile per parlare di titolo già chiuso a 7 GP dalla fine. Di sicuro Hamilton ha molte più probabilità di Rosberg di trionfare, però può bastare meno di quel che si crede per riaprire il discorso. Un problema tecnico od un errore di Hamilton potrebbero dare una mano a Rosberg, che di sicuro però dovrà tornare in pista già da Singapore con più grinta e velocità, altrimenti fermare un Hamilton così risulterà impossibile. In tutto il 2015 Lewis è stato superiore, sia in prova che in gara, ma sarebbe comunque bello qualche colpo di scena per allungare la vita a questa lotta iridata.

Dopo Monza, Go che come di consueto ha chiuso la stagione europea, si va su una pista completamente diversa, nel toboga di Singapore, dove potremmo vedere forze in campo diverse rispetto a Monza. Al Marina Bay il motore conta molto meno, e questo potrebbe favorire un avvicinamento della Ferrari, che su una pista dalle caratteristiche simili, quella di Budapest, ha saputo fare una grande gara. Ci sperano tanto a Maranello, consapevoli che a Singapore si dovrà tenere gli occhi aperti su tutte le variabili che una pista del genere offre. In più, le gradazioni di gomme che la Pirelli ha scelto di portare (Soft e SuperSoft), possono dare un piccolo aiuto alla Rossa, che meglio si esprime con pneumatici più morbidi.

Singapore rappresenta una possibilità importante anche per la Red Bull, che a Budapest infatti andò piuttosto bene. Il team austriaco sperano almeno in un altro podio, per salvare il salvabile da una stagione che comunque ha portato ben poche soddisfazioni. La Williams invece resta un po' un'incognita, perchè su queste tipologie di piste non sempre è andata al massimo. Di sicuro però, su una pista che da sempre ha regalato suspence e colpi di scena (numerosi infatti gli ingressi della safety car pronti a scombussolare la gara), sognare è lecito per tutti, anche per chi, di solito, corre nelle retrovie.

Il tracciato - Il GP di Singapore fa parte della storia della F1 perchè, nel 2008, quando debuttò nel Mondiale, fu la prima corsa della storia a corrersi in notturna. Da allora, ha ricevuto non troppi apprezzamenti, per le poche occasioni di sorpasso che offre. Di sicuro, l'ambientazione è fantastica ed anche questo ha contribuito a creare attesa per questo GP. Il Marina Bay, questo il nome del circuito, misura 5073 metri e conta ben 23 curve.

Albo d'oro - Nelle precedenti 7 edizioni del GP di Singapore, solo tre piloti sono riusciti a vincere. Sebastian Vettel ha colto ben tre successi a Singapore, mentre Alonso ed Hamilton hanno vinto due volte a testa. Tra i team, si contano 3 vittorie per la Red Bull, mentre Renault, McLaren, Ferrari e Mercedes sono tutte a quota uno.