Tra due settimane, in Russia, l'autunno sarà già iniziato da una decina di giorni. Ma non ditelo a Lewis Hamilton, al quale l'estate 2018 è piaciuta da matti: in otto gare, dalla Francia a Singapore, l'inglese ha saputo guadagnare complessivamente 41 punti a Sebastian Vettel, passando dal -1 del post Canada al +40 di Singapore. Estate tutto sommato piacevole anche per la Mercedes: dopo Montreal era davanti con 17 punti più della Ferrari, mentre ora il margine sulla Rossa è di 37 lunghezze.
Come è stato possibile tutto questo? Se lo chiedono anche in Ferrari, che nei mesi più caldi dell'anno hanno potuto godersi la miglior vettura progettata a Maranello nell'ultimo decennio, senza però essere riusciti a raccogliere quello che il potenziale avrebbe permesso. Hamilton e Mercedes hanno colto volentieri l'occasione, soprattutto grazie al miglior Lewis di tutti i tempi. La cattiveria a Monza, la spavalderia nel giro secco nel sabato di Singapore, la sicurezza con cui ha gestito nella domenica del Marina Bay: tutto questo senza contare le perle di Hockenheim e Budapest, la vittoria in scioltezza in Francia, la seconda piazza in rimonta a Silverstone. Ed ora i numeri sono tutti per lui.
I punti di vantaggio su Vettel come detto sono 40, su un totale di 150 ancora a disposizione nelle ultime sei gare. Lewis sembra inarrestabile, tutto sembra riuscirgli alla perfezione ed in gara non ha praticamenye mai sbagliato, perchè l'unica domenica nera della stagione è arrivata a luglio in Austria, ma lì è stata la macchina a lasciarlo a piedi. Per il resto, nella bacheca dell'inglese quest'anno ci sono solo prodezze: e, grazie ad un colpo dopo l'altro, l'inglese ha trovato una sicurezza che prima forse non ha mai avuto.
Toto Wolff nel dopo gara di Singapore ha detto che finlamente Mercedes ha capito come far funzionare fino in fondo le mescole più morbide. Parole che la Ferrari proprio non voleva sentire dire, proprio ora che a lei invece sembrano non andare più giù: in qualifica le hypersoft hanno faticato ad andare in temperatura, ed anche con le ultrasoft in gara le sensazioni non sono state delle migliori, sebbene Vettel abbia dovuto fare il tassista pur di portarle alla fine. Dopo la sberla di Monza, Mercedes ed Hamilton hanno rifilato un altro gancio in pieno volto al Cavallino, ora alle corde. Ora, in casa Mercedes, la domanda è una: dare un altro colpo ancora o aspettare fino al gong finale?