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Non è proprio il momento della verità, ma un momento molto importante sì. Perché dopo tre settimane di pausa la Formula 1 riparte da Barcellona, sulla pista che tradizionalmente inaugura la stagione europea, sulla quale le squadre portano corpose novità sulle loro vetture, e che quindi ci saprà dire se la Mercedes avrà avversari o se invece dominerà ancora come ha fatto nelle prime quattro gare.
La stagione è lunga e quindi sarebbe stupido dire che se a Barcellona le W05 saranno ancora di gran lunga le più veloci il campionato sarà un affare privato tra Hamilton e Rosberg, ma è altrettanto vero che se Red Bull (la quale corre su una pista a lei favorevole) e Ferrari non mostreranno segnali di recupero incoraggianti nelle prestazioni sarà molto dura per loro contrastare lo strapotere della casa tedesca. Come già detto inizia la stagione europea, durante la quale i team hanno maggiori possibilità di portare pezzi nuovi sulle monoposto tra un Gp e l’altro, e questo sarà un fattore decisivo nell’arco del campionato, ma con un gap così le due principali avversarie della Mercedes dovranno essere impeccabili in ogni soluzione sin da subito.
Come già sappiamo parte del vantaggio delle W05 deriva dalla loro power unit, molto più competitiva di quella delle rivali, che di conseguenza dovranno lavorare, mentre ai motoristi spetta comunque il compito di introdurre le modifiche sui motori per lo più nell’aspetto dell’affidabilità (di norma sui motori si può intervenire solo per migliorarne l’affidabilità, ma tutti riescono ad aggirare il congelamento introducendo modifiche legate all’affidabilità solo in apparenza), sui telai e sull’aerodinamica.
A questo proposito, come hanno lavorato Red Bull e Ferrari? Entrambe dal buon potenziale sulle curve veloci, la Rb10 si è contraddistinta per un’ottima trazione ma per una scarsa velocità di punta, legata non solo ai motori, e per questo Newey e soci hanno cercato di rivedere alcuni parametri per diminuire la resistenza; la F14-T, veloce invece sui rettilinei, ha poca trazione e gli sforzi dei tecnici si sono concentrati molto su quest’area, anche se notizie dell’ultimo minuto parlano di un carico non ottimale dovuto alle strettissime fiancate delle monoposto di Maranello.
Non sappiamo chi fra Mercedes, Red Bull e Ferrari ha lavorato meglio, e non sappiamo neanche quali saranno al Montmelò i valori in campo, ma ciò che ci auguriamo è che quello che seguirà non sarà un campionato a senso unico, ma uno combattuto e spettacolare, dalle gare belle ed incerte. Magari come avvenuto in Bahrain.