Come sempre a Barcellona è tempo di bilanci, lo era a febbraio nella prima uscita ufficiale delle nuove F1 e lo è ora, alla vigilia del quinto gran premio della stagione, dopo il primo segmento di stagione, che un'idea su quali siano i valori in pista in questo 2017 lo ha dato eccome.
Ma è proprio a Barcellona che quasi tutte le squadre si presenteranno con alcune novità sulle vetture, chi più e chi meno, che ovviamente avranno una ripercussione nella scala dei valori, ma guai a parlare di rivoluzione. Impossibile infatti, in così poco tempo, vedere un ribaltamento totale della situazione, ma sarebbe anche sbagliato dire che chi è andato bene da Melbourne a Sochi lo farà certamente anche dalla Spagna in poi. Tutto si giocherà, come il direttore tecnico Ferrari Mattia Binotto ripete sin dal giorno della presentazione della nuova monoposto, sugli sviluppi, la chiave per ritrovarsi in testa dopo Abu Dhabi, soprattutto in un anno di grandi cambiamenti regolamentari e dunque con più margine di intervento sulle vetture. Il Cavallino, dopo un inizio folgorante di stagione, si trova di fronte forse alla prova più ardua: dimostrare che la cronica difficoltà incontrata negli ultimi anni nel far progredire la macchina è un male del passato. Così fosse, un brindisi Binotto, Resta e tutto lo staff tecnico potrebbero pure permetterselo, anche se le battaglie, di qui alla fine, saranno tante altre ancora fino a novembre.
Non staranno fermi gli altri, e non starà a guardare la Mercedes, convinta di poter tirar fuori prestazioni ancora migliori dalla sua W08. Gli occhi saranno però puntati sulla Red Bull, universalmente e senza dubbio riconosciuta come la più grande delusione di inizio stagione. Un inverno lungo a pensare che il team austriaco potesse tornare a far paura con un regolamento che sembrava sposarsi bene con le qualità di un ufficio tecnico che, da Newey in giù, sempre aveva lavorato bene sul telaio tranne che in rare occasioni. Invece, la Rb13 non è nata bene, ed oltre ad una cronica mancanza di potenza del motore Renault paga anche un ritardo prestazionale sul fronte aerodinamico, ed è per questo che i bibitari confidano molto sulle soluzioni che verranno portate a Barcellona (“una sorta di versione B della nostra vettura”, dicevano nelle scorse settimane), anche perchè con circa 1” mediamente preso di distacco nelle qualifiche, non recuperare vorrebbe dire aver perso completamente la stagione. Già adesso, con questi distacchi in prova ed in gara, sperare di vedere una Red Bull alla pari con Mercedes e Ferrari è alquanto ottimista, anche se va ricordato che lo scorso anno, proprio tra Sochi e Montmelò, la scuderia di Milton Keynes fece un grande balzo in avanti in quanto a competitività.
La chiave, come sempre in Catalogna, saranno carico aerodinamico e gestione delle gomme, su un asfalto solitamente abrasivo. E guai a sbagliare la qualifica, perchè a Barcellona sorpassare è sempre stato un cruccio non da poco.
Il circuito Arrivato in calendario nel 1991, il circuito di Barcellona da allora non ha più lasciato il suo gettone di presenza con la F1, nonostante in qualche occasione l'organizzazione della corsa non sia stata tra le più tranquille da un punto di vista economico, soprattutto negli anni in cui anche Valencia ospitava un Gp. Ma per fortuna il Montmelò, pista di 4655 metri e 16 curve, è rimasto, anche perchè è il tracciato più usato e più indicativo per i test invernali.
Albo d'oro E' Michael Schumacher il pilota più vincente di sempre a Barcellona, che con i suoi successi, 6, ha il doppio delle vittorie del secondo pilota in questa graduatoria, il vecchio rivale Mika Hakkinen. Due vittorie per Mansell, Raikkonen ed Alonso, mentre a quota uno troviamo Prost, Damon Hill, Jacques Villeneuve, Massa, Button, Webber, Vettel, Maldonado, Hamilton, Rosberg e Verstappen. Tra i team 8 vittorie Ferrari, 6 Williams, 4 McLaren, 3 Red Bull, 2 Mercedes ed una a testa per Benetton, Renault e Brawn Gp. Nota curiosa: è dal 2003-04 con Michael Schumacher che nessun pilota riesce a vincere per due volte consecutive il Gp di Spagna; stavolta a provarci sarà Max Verstappen, vincitore qui nel 2016.