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Le pagelle del Gp d'Ungheria
Sebastian Vettel 10
Una bella sudata, una grande paura, una super gara con un grosso problema. Ma non poteva perdere questa gara, stringe i denti e fa un qualcosa che in pochi saprebbero fare, detto questo deve fare un monumento a Kimi perchè senza di lui sarebbe qui a parlare di un'altra gara. In vacanza da leader del campionato, un capolavoro.
Kimi Raikkonen 10
Eroe. Altruista come pochi, china la testa e fa di tutto per difendere le spalle del compagno, una marcatura perfetta e su misura sul caposquadra che oggi deve ringraziarlo più di una volta. Così come lo ringrazieranno tutti, dal primo all'ultimo, a Maranello, perchè senza di lui oggi la doppietta non sarebbe mai arrivata.
Valtteri Bottas 8
Probabilmente con oggi firma il contratto, nel senso che non si è opposto al gioco di squadra quando gli hanno chiesto di farsi da parte, dando strada al compagno che in quel momento sembrava davvero essere in grado di andare a prendersi la vittoria. Poteva essere la fine sulle sue speranze iridate, invece può continuare a sognare.
Lewis Hamilton 8
Bello il gesto finale, mantenendo una promessa che non tutti si aspettavano mantenesse. Invece lo fa dopo aver tentato invano di passare le Ferrari, cosa che sembrava anche possibile ad un certo punto della corsa. Onesto con sé stesso e con il team, scivola però a -14 da Vettel in classifica.
Fernando Alonso 8
Avrà poche altre occasioni come quella di Budapest, dove la conformazione del tracciato permette di mettere una pezza alle debolezze del motore. Se la cava con un ottimo 6° posto dopo un grande duello con l' “allievo” Sainz e la soddisfazione del giro più veloce della corsa. Otto punti dopo averne raccolti appena due in tutto l'anno.
Sergio Perez 8
Sembrava soffrire in questo fine settimana, invece è protagonista di una grande partenza (cinque posizioni guadagnate) che gli consentono di aumentare le sue possibilità di prendere i punti, corre bene e chiude 8°, non poteva chiedere di più.
Carlos Sainz jr 8
Gran duello con il “maestro” e idolo Alonso, se la gioca senza timore con chi gli ha inculcato la passione per la F1, perde la battaglia per una grande manovra di Fernando ma alla fine va più che bene così, un bel 7° posto.
Esteban Ocon 7
Al via guadagna una posizione ma il compagno riesce a portarglisi avanti, è probabilmente lì che si decide il duello in casa Force India, ma finisce di nuovo a punti e lo fa su una pista che non sembrava sposarsi bene con le caratteristiche della Vjm10.
Stoffel Vandoorne 7
Finalmente a punti, ma c'è del rammarico. Aveva dimostrato di poter essere vicino ad Alonso, invece non parte benissimo e commette un grossolano errore al pit stop andando lungo nella piazzola della sosta perdendo secondi preziosi che gli costano qualche posizione.
Nico Hulkenberg 7
Lasciare l'Ungheria senza punti equivale ad un pungo nello stomaco, poteva benissimo giocarsi il Gp degli “altri”, ma non ne va bene una: sostituzione del cambio e cinque posizioni di penalità in griglia, poi una sosta lunghissima gli fa perdere tanto altro tempo, fino a quando non lo richiamano ai box per il ritiro.
Lance Stroll 6
In Williams sapevano già alla vigilia che all'Hungaroring la Fw40 avrebbe sofferto, infatti non sono mai protagonisti e Lance può far ben poco. Anonimo 14°.
Pascal Wehrlein 6
La situazione Sauber sarà sempre peggio perchè sarà l'unica squadra a non usufruire di novità al motore, quel che resta è il duello in famiglia e Pascal lo vince.
Paul Di Resta 6
Gli si poteva chiedere ben poco se non di portare la vettura al traguardo senza commettere errori, la sua domenica finisce anzi tempo per un problema alla vettura e questo pone fine al suo rientro in pista dopo quasi quattro anni.
Max Verstappen 5
Il passo gara meriterebbe tutt'altro voto, ma il disastro che commette nelle prime curve non si può scordare. Non ha ritegno neanche per il compagno di squadra e finisce per metterlo fuori, sicuramente gli diranno qualcosa nella riunione post Gp. Peccato anche perchè senza quei 10” di penalità sarebbe arrivato ben prima alle spalle delle Mercedes...
Daniil Kvyat 5
Le prende, e di brutto, da Sainz, e la retrocessione in griglia (comunque per colpa sua) c'entra fino ad un certo punto. Getta al vento una buona occasione per prendere punti, questo non è ciò che serve alla Toro Rosso.
Jolyon Palmer 5
Il discorso fatto per Kvyat è applicabile anche per lui: il suo compagno va troppo più forte, ed ancora una volta non sfrutta una buona occasione per finire tra i primi dieci. Ora la domanda è: a Spa ci sarà ancora?
Kevin Magnussen 5
Eccessivamente rude nel duello con una Renault, ma anche senza la penalità non sarebbe arrivato a punti. Un fine settimana complicato.
Marcus Ericsson 5
Perde il duello interno con Wehrlein, ma ormai è una costante.
Romain Grosjean 5
Domenica da dimenticare. La VF-17 fatica in Ungheria ed infatti fare una corsa da protagonista sarebbe stato difficile, la gomma mal fissata ai box lo costringe al ritiro.
Daniel Ricciardo s.v. (senza voto)
Si arrabbia davvero e per uno come lui non è cosa di poco conto. Dirà due parole a Max, avrebbe evitato volentieri un contatto al via e avrebbe avuto le sue carte da giocarsi almeno con il compagno e, visto come si era messa la gara, giocarsi il piazzamento con le Mercedes.