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GP Ungheria, le pagelle
Lewis Hamilton 10
Come lui nessuno mai, almeno in Ungheria. Record di vittorie all'Hungaroring ma soprattutto agguantata la leadership del campionato per la prima volta in stagione, il che vuol dire 44 punti guadagnati su Rosberg negli ultimi sei Gp. E adesso che da cacciatore diventa lepre, Nico è chiamato una volta di più agli straordinari.
Daniel Ricciardo 9
Dopo Monaco forse credeva di essere ancora più vicino alle Mercedes, comunque è sul podio e grazie ad una corsa super, soprattutto per come gestisce le gomme nell'ultimo stint, coprendo ben 37 giri con le Soft. Vettel nel finale non è mai un problema, secondo podio dell'anno e terzo posto in graduatoria a metà stagione. Chi lo avrebbe mai detto a marzo?
Kimi Raikkonen 9
Aggressivo, veloce, convincente, maestro della gestione delle gomme. Oggi ce l'ha messa tutta, dal primo all'ultimo metro di gara, in una delle migliori corse dell'anno. Gestione dei pneumatici perfetta e passo gara indiavolato, almeno fino a quando non si arena dietro ad un Verstappen che alla fine la spunta, ma chissà dove sarebbe arrivato se avesse passato subito Max.
Max Verstappen 8
Oggi non andava quanto Ricciardo e nemmeno aveva la sua gestione delle gomme, ma come sempre si salva con la solita tenacia e la solita aggressività che lo ha caratterizzato in questo anno e mezzo di F1, tenendosi dietro Raikkonen fino alla bandiera a scacchi. Un altro bel duello con il finlandese, che ha il doppio dei suoi anni.
Nico Rosberg 7,5
Pole da furbetto al sabato, un po' pollo domenica al via, quando non chiude subito su Hamilton facendosi passare sia dal compagno che da Ricciardo, salvo poi riscattarsi in parte alla curva 2 con un bel sorpasso sull'australiano. Poi il passo ce l'ha, ma vallo a passare Lewis. Da oggi cambia ruolo, perchè ora è lui che deve rincorrere.
Fernando Alonso 7
Settimo parte e settimo arriva, rispetto alla griglia passando Sainz e passato da Raikkonen, con una gara in fin dei conti anche tranquilla, con una McLaren che su una pista meno “da motore” riesce ad inserirsi bene nella top 10, sia in qualifica che in gara. Fortunato che i problemi colpiscano Button e non lui.
Carlos Sainz jr 7
Con questo fanno sei piazzamenti a punti nelle ultime sette gare, e forse non è un caso che questa serie positiva sia arrivata da quando Verstappen è passato alla Red Bull. Sta trovando una grande regolarità e questo fa capire, oltre al fatto che ha preso per mano la Toro Rosso (Kvyat ha portato a casa solo 2 punti), come stia crescendo.
Sebastian Vettel 6,5
Alla fine potrebbe anche dirsi soddisfatto per il passo che la Ferrari aveva, ma comunque è giù dal podio e questo non lo rende troppo felice. Raikkonen complessivamente oggi forse è stato superiore, detto questo peccato che col suo box non se la senta di montare le supersoft nel finale, perchè poteva essere un'arma in più contro Ricciardo.
Sergio Perez 5
Poteva essere un pomeriggio buono per lui, vista la variabilità di strategia che c'era ed il caldo a rovinare le gomme, e che quindi poteva esaltare chi come lui ha nella gestione dei pneumatici uno dei punti forti. Invece stavolta sbaglia, monta le medium che non vanno, torna ai box ma i meccanici non sono pronti e la sua gara finisce lì.
Felipe Massa 4
Dovesse scegliere quale giornata è stata meno peggio, tra sabato e domenica, non saprebbe farlo. A muro in qualifica, in gara parte indietro ma indietro resta per tutto il GP, non riuscendo mai a risalire anche perchè la sua Williams è troppo aggressiva con le gomme. Ma di sicuro poteva fare qualcosa di più.