F1, GP Ungheria: le pagelle

Pubblicato il 26 luglio 2015 alle 17:33:22
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport.it

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Sebastian Vettel 10

Tante, troppe emozioni tutte insieme per trovare le giuste parole. La settimana di Jules Bianchi e relativa dedica, il raggiungimento del numero di vittorie di Ayrton Senna, la prima vittoria in Ungheria se si guarda gli aspetti extra, la partenza fenomenale, la superiorità mostrata e la tensione nel gestire la situazione dopo la safety car prima del ritorno alla vittoria se si guarda al Gp in sé. Ma comunque la si guardi, è stata una corsa letteralmente fenomenale.

Daniil Kvyat 9

Il podio sognava dopo le prove del venerdì ed il podio ottiene al traguardo. Ma tra il dire ed il fare c'è una bella differenza, o meglio c'è una bella gara al cardiopalma che per uno che ha ancora poca esperienza poteva essere troppo complicata da gestire. Ed invece fa un garone, regalando il secondo podio dopo quello di Petrov a Melbourne 2011 ai colori della sua Russia.

Max Verstappen 9

Da inizio anno diciamo che è un talento, anche al di là di qualche inevitabile errore di gioventù, ma oggi forse ha dato la più grande prova di quel che vale. Anche per lui, una corsa tatticamente così complicata poteva essere troppo difficile da gestire, invece viene fuori nelle fasi finali come un vero calcolatore e strappa uno straordinario 4° posto: roba da stropicciarsi gli occhi. E da battergli le mani, ovviamente.

Fernando Alonso 9

Un anno fa rischiò di vincere con la F14-T, quest'anno arriva 5° con un mezzo anche peggiore e non siamo sicuri che oggi l'impresa valga meno di quella dello scorso anno. Di sicuro un Gp caotico lo aiuta, però quanta voglia ci stia mettendo lo si era visto già ieri quando a spinta aveva provato a portare la vettura ai box nel Q2. Stoicismo allo stato puro, che non perda la voglia.

Kimi Raikkonen 9

La sua partenza è forse anche più bella di quella di Vettel, con una staccata ed un sorpasso all'esterno da fare invidia anche a quello di Piquet nell'86 nella stessa curva. Non ha il passo di Seb ma con tutte le pressioni che oggi ha addosso stava conducendo una grandissima gara, ma la PU lo abbandona proprio sul più bello. Peccato, ma di sicuro a Maranello si saranno segnati la prestazione di oggi. Speriamo ne terranno di conto.

Daniel Ricciardo 8

Più che una gara la sua sembra una prova di resistenza all'autoscontro: contatto al via, poi toccata con Hamilton ed infine con Rosberg. Ma ne esce sempre indenne (o quasi), ed alla fine coglie quel podio che da inizio anno aveva paura di non riuscire a prendere. E, come sempre, spettacolare nei sorpassi e nei duelli: ci fossero 20 Ricciardo in pista, nessun Gp sarebbe noioso.

Marcus Ericsson 7

Ok, non sarà stato un protagonista come tutti i piloti elencati finora però anche la sua corsa merita attenzione e rispetto. Partiva in penultima fila con una Sauber che è praticamente la stessa di Melbourne, ma sia in prova che in gara si mette dietro Nasr (e questo è già qualcosa), ed in più riesce ad artigliare in punto. Che può fare di più?

Nico Rosberg 6

Vero che parlare dopo è sempre più facile, però montare le Medium anche per l'ultimo stint è stata una manovra palesemente difensiva che uno che vuole vincere il campionato (peraltro dovendo rincorrere, come nel suo caso) non può fare. Di sicuro però non meritava un epilogo così triste, perchè ha certamente dato prova di essere molto più maturo e razionale di Hamilton.

Lewis Hamilton 4

Ma chi è salito in macchina al posto suo? Irriconoscibile rispetto a 24 ore prima, ne combina una dietro l'altra (partenza sbagliata, l'uscita di pista al 1° giro, le ruotate con Ricciardo, il drive thorough) ed alla fine deve ringraziare solo l'astronave che guida e la sorte se lascia l'Hungaroring con la leadership rafforzata. Si ricordi però che la fortuna è una ruota e non sempre va nel verso giusto.

Force India 4

Lo sanno che la sicurezza non è un optional? Rottura della sospensione al venerdì, cedimento improvviso dell'ala alla domenica. Con entrambe le vetture ritirate. E pensare che avevano deciso anche di non girare in Fp2 proprio per controllare le monoposto. Non vogliamo infierire, però, insomma, non è che abbiano dato una bella immagine del loro team.

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