Lewis Hamilton vince la 50esima gara in carriera, per la quarta volta trionfa nel Gran Premio degli Stati Uniti e prova a riaprire i giochi in ottica Mondiale. L'inglese della Mercedes conduce sempre in testa una gara piuttosto noiosa e alla fine precede il rivale Nico Rosberg, scalzato in partenza da Daniel Ricciardo ma bravo in corso d'opera a recuperare la seconda posizione: il distacco tra i due si riduce ora a 26 punti, quando mancano tre gare al termine. Male, come troppo spesso accaduto in una stagione disastrosa, le Ferrari. Vettel chiude quarto a distanza siderale dalla Red Bull; Raikkonen è invece costretto al ritiro per un dado inserito male nell'anteriore destra al momento dell'ultimo pit-stop.
Partenza pessima di Rosberg che si fa scalzare da Ricciardo, Hamilton invece tiene la prima posizione mentre Raikkonen riesce a sopravanzare Verstappen. Nel gioco delle soste, tra l'alternanza di medie e soft, le Ferrari hanno alla lunga la peggio sulle Red Bull e la situazione sembra delinearsi con un trenino, ben cristallizzato, di Mercedes, Red Bull e Ferrari. I valori al momento sono questi, e le valutazioni non possono cambiare per errori dei box e problemi di affidabilità. Il primo a crollare è Verstappen, che si ferma per un problema (probabilmente al motore) e parcheggia la sua vettura. Ma la Ferrari non ne approfitta.
Raikkonen è infatti nettamente più veloce di Vettel, alle prese con problemi aerodinamici. Ma il finlandese deve alzare bandiera bianca in occasione dell'ultimo pit-stop, quando i meccanici sbagliano ad inserire un dado all'anteriore destra costringendolo al ritiro. Il finale è soporifero, e viene rinvigorito solo dalla vena battagliera di Fernando Alonso: lo spagnolo, encomiabile, porta la sua McLaren in quinta posizione sorpassando in pochi giri sia Massa che Sainz. Vince Hamilton, che sale a 305 punti contro i 331 di Rosberg. Prossimo appuntamento in Messico, tra una settimana.