F1, Gp Usa: la presentazione

Pubblicato il 17 ottobre 2018 alle 12:33:35
Categoria: Formula 1
Autore: Matteo Novembrini

Un finale di stagione 2018 che assomiglia tanto, troppo a quello del 2017. Cioè, con una trasferta per il doppio appuntamento Stati Uniti-Messico che ha ben poco da dire in chiave iridata, con Lewis Hamilton lanciato verso il quinto alloro della carriera e la Mercedes verso il quinto centro consecutivo nel Costruttori. I motivi di interesse, che pure ci sono, purtroppo per la Ferrari e Sebastian Vettel, vanno ricercati altrove.

Lewis iridato se... L'inglese si presenta ad Austin con in mente le varie possibilità con cui può laurearsi campione del mondo già in Texas. Hamilton ha bisogno di guadagnare almeno 8 punti sul rivale tedesco per chiudere matematicamente i conti in America, perchè così facendo il suo vantaggio in classifica salirebbe a 75 punti, con proprio 75 punti ancora da assegnare, ma per Lewis sarebbe già sufficiente perchè può vantare dei piazzamenti migliori rispetto al ferrarista. Dunque, la vittoria potrebbe non bastare all'inglese, in quanto Seb, con un eventuale secondo posto dietro al pilota Mercedes, potrebbe rimandare l'ufficialità di un titolo ormai comunque scontato.

Ultime novità per la Ferrari Ad Austin il Cavallino Rampante porterà l'ultimo aggiornamento stagionale previsto per la SF71-H, il cui sviluppo poi si fermerà dopo la trasferta americana. Sebbene in chiave iridata ormai ci sia ben poco da fare, in Ferrari devono assolutamente superare lo sconforto delle ultime settimane e soprattutto c'è da capire cosa non ha funzionato sulla vettura. Questo è importante e la Ferrari sbaglierebbe a gettarsi a capofitto sul progetto 2019 senza avere le risposte che cerca su cosa non abbia funzionato per quanto riguarda gli ultimi pezzi portati: se non si capisce l'errore, si rischia di riportarlo sulla vettura del prossimo anno. Tornare a vincere sarebbe la miglior medicina per tutto l'ambiente, non solo per Sebastian Vettel, che avrebbe tremendamente bisogno di tornare a sorridere, ma anche per i tecnici e gli ingegneri, per i quali chiudere in bellezza darebbe morale in vista di un inverno carico di lavoro. Fare bene al Circuito delle Americhe comunque non sarà facile, perchè su questa pista la Ferrari non ha mai vinto mentre Hamilton ha dimostrato di trovarsi particolarmente a suo agio, vincendo cinque delle sei gare andate in scena su questo tracciato.

 

 

Il circuito Quella di Austin è una delle piste più riuscite tra quelle moderne, tanto che si è fatto sin da subito apprezzare, perché bella, larga e soprattutto particolare, con quella sua prima staccata in salita o per quelle curve nella parte iniziale del circuito che sono un misto tra le “esse” di Suzuka e la coppia Maggotts-Becketts di Silverstone, veloci ed in successione. Il circuito, che sorge nella regione del Texas, misura 5513 metri e conta 20 curve.

Albo d’oro Quella del 2018 sarà la settima edizione del Gp degli Usa corsa ad Austin. Nei sei anni precedenti, per ben cinque volte la vittoria è andata a Lewis Hamilton, mentre nel 2013 vinse Vettel. Tra i team, quattro successi Mercedes ed uno a testa per McLaren e Red Bull.