F1 2018 – Gp Usa – Pagelle
Kimi Raikkonen 10
Il 21 ottobre è una data da tatuarsi sulla pelle, mentre sull'anima ormai l'ha già tatuata: undici anni dopo è ancora festa, sebbene non sia ovviamente paragonabile un mondiale ad una gara. Eppure, per lui, emotivamente gli ultimi giri di Interlagos 2007 sono stati simili a quelli di Austin 2018, dove mette fine al grande digiuno. Andrà in Sauber senza rimpianti e questa è la cosa che più desiderava.
Max Verstappen 10
La tuta fatta appositamente per Austin ha poteri nascosti, perchè fa il supereroe mettendo in scena una corsa a dir poco strepitosa, giocandosi la vittoria fino all'ultimo con un motore chiaramente inferiore. Favoloso nei sorpassi, durissimo con Hamilton, una delle gare più belle che abbia mai fatto. Uno show, tra lui e Kimi si fa fatica ad indicare l'uomo del giorno.
Lewis Hamilton 9
Nel giro d'onore si congratula con Kimi, perchè sa quanto oggi abbia fatto lui la differenza: lo ha passato all'inizio, lo ha tenuto dietro con gomme finite, ha gestito alla grande una strategia diversa dalla sua. Voleva festeggiare ad Austin, è pure disposto a rischiare qualcosa con Verstappen, ma non ci riesce: ma ormai il quinto titolo è in saccoccia, gli basta un 7° posto.
Nico Hulkenberg 8
Torna ad essere il migliore degli altri e lo fa volentieri, anche perchè questo vuol dire tornare a far meglio di Sainz dopo un periodo per lui non facilissimo. Buona la prestazione delle Rs18 e lui non spreca l'occasione.
Carlos Sainz jr 7
Un po' troppo aggressivo al via e si prende 5” di penalità, ma corre bene e porta a casa un buon 7° posto, sebbene dietro al compagno Hulkenberg. Punti pesanti in una giornata molto importante in chiave Costruttori per la Renault.
Esteban Ocon 7
Fine settimana di sostanza, parte in terza fila ma non riesce a controbattere alle Renault che gli arrivano davanti, così si accontenta dell'8° posto e dei relativi 4 punti.
Kevin Magnussen 7
Molto più a suo agio alla domenica che al sabato, le carambole al via lo aiutano e lui ringrazia per andare a prendersi i due punti del 9° posto.
Valtteri Bottas 6
Correre così demoralizzerebbe chiunque, perde secondi forse decisivi per la quarta piazza rallentando fin troppo nel far passare Hamilton, nel finale tenta una staccata senza logica nei confronti di Vettel e va lungo.
Sergio Perez 6
Ad Austin Ocon vale più di lui, che porta a casa un punto in vista della tappa più importante della sua stagione, quella del Messico.
Brendon Hartley 6
Stavolta ci è e fa una buona corsa, ma purtroppo per lui non basta per andare a punti. Meglio di Gasly.
Marcus Ericsson 6
Spera nei punti ma niente da fare, chiude 12°.
Stoffel Vandoorne 6
Prova a dare tutto ed infatti viene più volte richiamato dalla direzione gara per essere andato troppo volte oltre i limiti della pista, vorrebbe chiudere tornando almeno nei punti ma anche stavolta è lontano dalla top ten.
Sergey Sirotkin 6
Meglio di Stroll in qualifica ed in gara, poco altro da aggiungere.
Sebastian Vettel 5
Torna prepotente la sindrome del primo giro e finisce di nuovo in testacoda, compromettendo una corsa che Kimi dimostra avrebbe potuto essere vinta. Un leggero sovrasterzo in uscita di curva che risulta fatale, perchè lo spostamento verso Ricciardo è decisivo, c'è il contatto e si gira. Ora però sa che la macchina è tornata, la miglior medicina sarebbe vincerne almeno una delle tre rimanenti.
Pierre Gasly 5
Fa più fatica di Hartley anche per un primo giro tutt'altro che facile, chiude 14°.
Lance Stroll 5
Dietro a Sirotkin sia al sabato che alla domenica.
Romain Grosjean 4
Una staccata ottimistica (eufemismo) rovina la gara sua e di Leclerc, gettando via una promettente ottava casella di partenza proprio nel Gp di casa del team.
Charles Leclerc s.v. (senza voto)
Leggi sopra: Grosjean lo prende in pieno e la sua domenica praticamente finisce dopo 12 curve.
Daniel Ricciardo s.v. (senza voto)
Difesa dura ed efficace u Vettel, per il resto i pochi giri percorsi non sono sufficienti per dargli una valutazione.
Fernando Alonso s.v. (senza voto)
“Non si può correre con questa gente qui!”. Ed infatti se ne andrà dalla F1, chi glielo fa fare di farsi prendere a sportellate a centro gruppo?