Dopo sette mesi e 15 Gp, eccoci forse alla resa dei conti. A Lewis Hamilton, per laurearsi per la terza volta campione del mondo, manca tanto così. E ad Austin, in Texas, l'inglese si gioca il primo match ball di una stagione che lo ha visto dominatore sin da Melbourne.
Ci sono anche pochi conti da fare. Lewis deve guadagnare 9 punti su Vettel ed appena 2 su Rosberg per avere la certezza matematica della vittoria. Quasi una formalità, perchè ad Austin la Mercedes sarà la grande favorita, pronta a puntare ad una doppietta che in caso di vittoria di Hamilton permetterebbe all'inglese di portarsi a casa il terzo titolo. Sulla pista americana infatti le W06 dovrebbero avere vita relativamente facile, perchè le caratteristiche sembrano addursi bene alle monoposto tedesche. Il primo settore presenta infatti una rapida successione di curve veloci (che ricorda in parte le Maggots e Becketts del circuito di Siverstone), lungo le quali il telaio delle Frecce d'Argento dovrebbe fare la differenza, cui si devono aggiungere i due lunghi rettilinei (quello di partenza e quello tra le curve 11 e 12), sui quali le PU progettate a Brixworth saranno agevolate. Rosberg ha fatto sapere di non arrendersi, forse più per orgoglio che per reale volontà a credere ancora nel titolo, ma questo potrebbe bastare per vedere una bella lotta in famiglia.
Con il titolo Costruttori già assegnato e quello Piloti prossimo ad essere assegnato, il mondiale 2015 sta per volgere al termine, e qualcuno potrebbe dire che gli ultimi Gp hanno poco da dire. Invece sono importantissimi per la Ferrari, che utilizzerà gli ultimi 4 Gp come banco prova molto importante per il progetto 2016. Ad Austin infatti dovrebbe arrivare l'ultima versione della PU di Maranello, quella su cui verranno spesi gli ultimi gettoni a disposizione della stagione e che sarà la base della PU del prossimo anno. A Maranello avevano pensato di prendersi alcune penalità, partire dal fondo ma montare sulle Sf15-T la quintà unità, quella appunto con le ultime modifiche. Il fatto però che Vettel sia 2° nel mondiale può portare a vari ripensamenti, e l'ultima ipotesi sarebbe quella di montare il nuovo motore solo sulla vettura di Raikkonen, permettendo a Seb di difendere un risultato che avrebbe dell'incredibile. Tutto verrà deciso in pista, mentre altre soluzioni aerodinamiche verranno provate nelle libere. Con un secondo posto nel Costruttori ormai al sicuro (la Williams dista 139 punti), la rincorsa al titolo 2016 parte anche dalle ultime gare 2015.
Il circuito
Il tracciato di Austin ha debuttato in F1 nel 2012, segnando il ritorno di una gara americana nel calendario cinque anni dopo l'ultima edizione di Indianapolis, datata 2007. La pista, lunga 5513 metri e contraddistinta da 20 curve, piace molto ai piloti ed è forse uno degli impianti più riusciti ad Hermann Tilke. Spettacolare la prima curva, una piega verso sinistra posta su una collinetta che impone ai piloti di frenare in salita, e la successione di curve nel primo settore, in cui aerodinamica e precisione dell'avantreno sono fondamentali.
L'albo d'oro
Ad oggi sono solo tre le edizioni del Gp di Austin, quindi è facile ricordare l'albo d'oro. Lewis Hamilton è a quota due successi, quelli del 2012 e del 2014, mentre Vettel fece sua quella 2013. Tra i team un successo a testa per McLaren, Red Bull e Mercedes.