F1, Mondiale 2014: guarda lo speciale di Datasport
Quella del 2014 è una stagione particolare per la Formula 1, e non solo perchè coincide con l'avvento dell'era ibrida nella massima categoria dell'automobilismo. E' strana perchè nell'anno della F1 ecologica e del (falso) contenimento dei costi il Circus torna a perdere due squadre, Caterham e Marussia, facendo scendere il numero di partecipanti a 18, come non accadeva da Monaco 2005. E' strana perchè dopo più di 20 anni non c'è più Montezemolo al timone della Ferrari, e quello di Austin sarà il primo Gp con Marchionne ufficialmente presidente, e, se vogliamo, è strana anche perchè un fenomeno come Alonso, che tutti vorrebbe in squadra, a meno di un mese dalla fine del campionato non ha ancora chiarito cosa farà in futuro.
Non risulta quindi tanto strano che a tre gare dal termine Rosberg sia ancora pienamente in lizza per il titolo mondiale. Doveva essere una passeggiata per Hamilton, che tutti si aspettavano, con una macchina così, potesse vincere a mani basse il secondo iride della carriera, ed invece tanto di cappello a Nico per aver combattuto fino a questo punto. Il tedesco, dopo essere stato a lungo in testa, ha ceduto il passo nelle ultime gare e adesso le sue speranze si sono ampiamente ridotte, ma basta un nulla perchè i 17 punti che Lewis ha di vantaggio svaniscano all'improvviso. Nonostante il titolo Costruttori già messo in bacheca la Mercedes non ha intenzione di far combattere troppo i due galletti, onde evitare figuracce come avvenuto a Spa. Che, a questo punto, pare essere divenuto lo spartiacque della stagione: sarà un caso che dopo il contatto in terra belga Rosberg sia calato nelle prestazioni?
Lasciando aperta la questione, arriviamo a discutere di favoriti e non per la trasferta americana. Inutile stare a dire che le W05 sono più di un passo avanti e che a meno di rotture e problemi d'affidabilità la vittoria sarà un discorso ristretto ad Hamilton e Rosberg, ed inutile stare anche a dire che dietro le Frecce d'Argento non è ben chiaro che ci sia.
La Williams ha spesso fatto da outsider e in questo fine settimana potrebbe non fare eccezione, mentre più difficile risulta essere una previsione per la Red Bull, sia per l'opaca prova disputata a Sochi sia per le caratteristiche del tracciato texano, su cui la Rb10, che si potrà ben difendere nel tratto più lento dove conta la trazione, potrebbe faticare di più nei lunghi rettilinei di Austin. Per la Ferrari si prospetta un altro fine settimana difficile, in cui l'obbiettivo sarebbe recuperare punti alla Williams per il 3° posto nel Costruttori, mentre il rischio è quello di vedersi rimontare da una McLaren notevolmente migliorata e che adesso sogna una beffa finale nei confronti del Cavallino. I punti di distacco sono 45, tanti ma non troppi considerando che Abu Dhabi assegnerà un doppio punteggio.
Queste le premesse di un Gp che sarà importante ma non decisivo in chiave iridata, con Rosberg chiamato urgentemente ad un contrattacco dopo le ultime quattro vittorie di fila di Hamilton. Buon duello, Lewis e Nico. A voi.