Lewis Hamilton è il personaggio di oggi, il più personaggio che c'è in F1. Lo vedi fuori, con il cappellino da rapper, le catene al collo, gli occhiali ultima moda, un sacco di tatuaggi e ti sembra l'ultimo esperimento uscito da Hollywood, una rockstar che esce di casa per andare a registrare una delle sue canzoni. Rigorosamente rapper, ovviamente. Poi invece lo vedi salire in macchina, e lo vedi vincere, vincere e ancora vincere. Ed allora ti rendi conto che è un pilota fenomenale con uno stile di vita semplicemente fuori dagli schemi.
Questo è Lewis Hamilton, il campione del mondo di Formula 1. Uno che nel Circus ci è sempre voluto arrivare, sin da quando era un bambino piccolo, sin da quando mosse i primi passi sul suo go kart. Sul quale andò forte da subito, iniziando una scalata che lo ha portato a questo terzo titolo mondiale, un traguardo che non troppi possono dire di aver raggiunto. Per lui è speciale perché a tre titoli era arrivato anche il suo idolo, Ayrton Senna, il pilota che da piccolo ammirava. Il pilota che dominava in pista ma che al tempo stesso era diventato anche una star mondiale, di sicuro il pilota più famoso del lotto.
Ecco, oggi Lewis Hamilton è un po' così; vince, anzi stravince, in pista, con una Mercedes che lo fa volare e che sembra fatta su misura per lui, ma fa parlare di sé anche fuori, con una vita che ricalca in tutto e per tutto quella di una star: ama suonare e cantare, segue la moda, sa divertirsi (ve lo ricordate a ballare al Carnevale alle Barbados?) e sa anche essere un personaggio da prima pagina per i giornali di gossip, con quelle love story o presunte tali con famose cantanti o modelle. Tanti hanno cercato di criticarlo, ma a che serve criticare se poi uno va in pista e mette sempre in riga tutti?
E' inutile criticare soprattutto perché ognuno fuori fa quel che vuole. Ognuno può vestirsi e fare cosa più gli piace e nessuno può dire nulla, almeno fino a quando lo stile di vita non va a danneggiare i risultati sportivi. Anche in questo nessuno può dir nulla, perchè Hamilton sta scalando, numeri alla mano, le classifiche più importanti della F1: è a quota 3 titoli, ha colto 43 vittorie (meglio di lui nella storia solo Prost e Schumacher), ha ottenuto 49 pole position (terzo assoluto dietro Senna e Schumacher). Numeri che non possono essere casuali. Ma soprattutto, nessuno può dir nulla dopo questo terzo titolo. Perchè un ragazzo genuino, lo vedi da come reagisce alle emozioni, non da come si veste.
Perché non si direbbe che Lewis è uno che crede fermamente in Dio (alcuni tatuaggi, infatti, raffigurano ali di angelo e croci) e che è uno capace di commuoversi per una vittoria. Uno che si toglie il casco e ha le lacrime agli occhi vuol dire che sente l'emozione di un traguardo del genere, quello del terzo titolo, un traguardo arrivato con tantissimo sacrificio, suo e soprattutto del padre, che ha fatto di tutto pur di farlo correre da piccolo. E magari in quei momenti Lewis, con gli occhi lucidi, ha rivisto passare davanti a sé non tanto le vittorie ed i momenti belli, magari ha rivissuto i sacrifici ed i momenti brutti, quelli in cui papà era sempre fuori a lavorare per guadagnare quei soldi che servivano per farlo correre. Non importa quindi se ha i tatuaggi, si veste da rockstar e l'impressione è quella di un cattivo ragazzo, uno di quelli che non piace alle madri: le apparenze ingannano, si può essere belli dentro. Ce lo hanno insegnato da piccoli.
Lewis Hamilton: la scheda
Nato a: Stevenage, Inghilterra
Il: 7 gennaio 1985
Debutto in F1: Gp Australia 2007
Gp: 164
Vittorie: 43
Pole: 49
Podi: 84
Giri veloci: 26
Punti: 1813
Prima vittoria: Gp Canada 2007
Prima pole: Gp Canada 2007
Primo podio: Gp Australia 2007
Primo giro veloce: Gp Malesia 2007
Primi punti: Gp Australia 2007
Squadre: 2 (McLaren 2007-2012; Mercedes 2013-?)
Titoli: 3 (2008, 2014, 2015)