Lewis Hamilton partirà dall’ultima fila del GP del Belgio scontando così sul circuito di Spa la penalità per la sostituzione della Power Unit sulla sua Mercedes. A confermare quanto trapelava nel paddock è lo stesso leader del Mondiale nella conferenza stampa che precede il weekend di gara: “Voglio arrivare a punti anche partendo da dietro”. Fiducioso anche Max Verstappen (Red Bull): “Le Ferrari? Ora sono dietro, l’obiettivo è stare loro davanti”.
Dunque è la penalizzazione in casa Mercedes l’argomento principale di d iscussione nel giorno che precede la ripresa della F1 dopo la sosta di un mese. La scelta della scuderia tedesca di rinnovare tutte le componenti del motore, e non solo le due usurate (MGU-H e turbocompressore sono già giunti al limite dei cinque concessi dal regolamento), comporterà dunque la partenza del pilota britannico o dall’ultima fila o dalla pit lane.
“Cercheremo di minimizzare la penalità – spiega Hamilton –, io proverò comunque ad andare a punti, poi vedremo quanto riuscirò a recuperare. È giusto pagare la penalità: non si tratta di incompetenza, piuttosto la vedo come una possibilità di crescita per il team”. “Vogliamo ripartire di slancio come nelle ultime quattro gare prima della sosta – aggiunge Hamilton –. Se penso alla vittoria numero 50? Devo pizzicarmi ogni giorno per rendermi conto di quanto fatto”.
Se Nico Rosberg sarà il primo a poter beneficiare della penalità inflitta a Hamilton, Max Verstappen (Red Bull) scalda i motori in vista del Gran Premio: “Adesso siamo davanti alla Ferrari – dice il giovanissimo pilota della casa austriaca – e dobbiamo cercare di rimanerci. Se abbiamo tanti cavalli per stare davanti? Intanto cerchiamo di trovare un buon assetto. Per me che sono nato qua vicino è un Gran Premio speciale, spero ci siano tanti tifosi a sostenermi”.
Chiusura con Fernando Alonso. Il bicampione del mondo è felicissimo per i progressi della sua McLaren ma pensa già alla prossima stagione: “Abbiamo fatto dei progressi incredibili con il team – dice Alonso –, soprattutto se guardiamo alla situazione di 12 mesi fa: passi in avanti valutabili in minuti nel contesto della gara, non in secondi. Guardiamo con ottimismo quindi anche al futuro, godiamo a vedere i progressi ma c’è ancora tanta fame. Se pensiamo al 2017? Il nostro obiettivo è essere campioni del mondo, quest’anno non è più possibile”.